“L’86% degli spagnoli e l’83% dei francesi, contro il 75% degli italiani, scelgono il proprio Paese per trascorrere un periodo di vacanze. I dati, elaborati da Eurostat, la dicono lunga su quanto l’italiano conosca ancora poco, turisticamente parlando, il Bel Paese ed ecco perché occorre che l’Enit-Agenzia del Turismo promuova l’Italia anche agli italiani, alla scoperta delle infinite bellezze che costellano la nostra Penisola”. È l’invito che Bernabò Bocca, Presidente di Confturismo-Confcommercio, rivolge alle istituzioni alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.“Non dobbiamo infatti dimenticare -prosegue Bocca- come di tutti i pernottamenti alberghieri ed extralberghieri che l’Italia annualmente registra, quasi il 60% siano fatti segnare da connazionali, tanto che noi riteniamo giusto ed importante per l’economia del Paese che tale percentuale cresca.

“E per farlo -conclude il Presidente di Confturismo-Confcommercio- occorre investire sull’immagine nazionale, realizzando iniziative promo-pubblicitarie che informino gli italiani sulle numerosissime località di svago o vacanza, di arte o archeologia, di tradizione etnica o eno-gastronomica, di montagna o collina, di terme o laghi e quant’altro ancora alla scoperta di un Paese che se conosciuto a fondo non potrà mai finire di stupire ed assecondare le esigenze di chiunque”.

Ma vediamo adesso i risultati di una indagine realizzata ad inizio estate dalla Federalberghi e dalla Confturismo-Confcommercio, con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche, intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) 1.237 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali, che fotografa i principali spostamenti regionali degli italiani.

GLI SPOSTAMENTI VACANZIERI DEGLI ITALIANI DALLE REGIONI A MAGGIORE DENSITÀ ABITATIVA

I PIÙ “INFEDELI” I PIEMONTESI – I PIÙ “FEDELI” I TOSCANI

I più ‘infedeli’ questa estate sono i piemontesi che sono rimasti per vacanze in Piemonte solo per il 2,9% dei casi, mentre il 97,1% ha preferito altre Regioni con in testa la vicina Liguria (come l’anno scorso).

Seguono nella classifica dell’infedeltà regionale i lombardi che sono rimasti per vacanze in Lombardia solo per il 6,7% dei casi mentre il restante 93,3% ha scelto il resto d’Italia prediligendo la Sardegna (rispetto all’Emilia-Romagna preferita nel 2007).

Quindi i laziali che sono rimasti nel Lazio per vacanze solo per il 13,6%, mentre l’86,4% è andato nel resto d’Italia prediligendo la Toscana (rispetto alla Calabria preferita nel 2007).

Ancora ‘infedeli’ i campani con il 14,2% che sono rimasti in aree regionali, ma l’85,8% è andato altrove con una spiccata preferenza per la Puglia (rispetto alla Calabria preferita nel 2007).

Poi i veneti, a casa loro nel 19,6% dei casi, ma in viaggio per l’80,4% con la  Sardegna quale obiettivo primario (rispetto all’Emilia-Romagna preferita nel 2007).

Quindi gli emiliano-romagnoli che hanno scelto la propria regione nel 32,7% dei casi, con il restante 67,3% che è andato in giro per l’Italia prediligendo la Liguria (rispetto alla Sardegna preferita nel 2007).

Infine i pugliesi rimasti nei confini locali per il 34% dei casi, mentre il restante 66% si è recato altrove preferendo la Calabria (rispetto alla Toscana preferita nel 2007).

Di converso, tra i più ‘fedeli’ alla loro terra questa estate troviamo i toscani. Solo infatti il 29,6% è andato fuori i confini regionali, indirizzandosi in gran parte verso la Sardegna (come nel 2007), mentre il 70,4% è rimasto a godersi le proprie spiagge e le proprie località d’arte, seguiti a distanza dai siciliani che sono rimasti nell’isola nel 55,2% dei casi, mentre il 44,8% è partito prediligendo quale meta ideale un’altra isola: la Sardegna (rispetto alla Calabria preferita nel 2007).

LA MODALITÀ DI PRENOTAZIONE

Per prenotarsi la propria vacanza estiva quest’anno gli italiani si sono rivolti in maggioranza alle agenzie di viaggi.

Il 23,1% dei vacanzieri si è avvalso di un ‘fidato’ agente di viaggio per farsi organizzare dal semplice trasferimento nella località prescelta, al pacchetto tutto incluso.

A breve distanza, tuttavia, si colloca l’utilizzo di Internet che con un indice del 22,7% dimostra di essere uno strumento sempre più utilizzato per definire una qualsiasi vacanza.

Sempre a breve distanza, con il 20,2% dei casi, troviamo la telefonata diretta al gestore di una struttura ricettiva (albergo, residence, agriturismo, campeggio).

Il 16,1% si è affidato al consiglio ed all’interessamento di parenti o amici, disimpegnandosi dall’onere dei preparativi.

Ed il restante 17,9% non ha neppure speso una telefonata in quanto si è recato o in casa di proprietà o in quella di parenti e amici.