di Antonella Pino d’Astore.

Un fiume scorre lungo paesaggi, boschi, castelli: la Moldava, come un pentagramma, compone la melodia che accarezza il cuore, seduce le orecchie. Paesaggi tanto rasserenanti, quasi mistici nella loro contagiosa tranquillità.

 

Lo scorrere dell’acqua incalza e la musica evoca immagini vivide, con ritmi diversi per scorci sempre nuovi.

La Moldava, Vltava in ceco, Moldau in tedesco, nasce con una doppia sorgente tra i boschi della Selva Boema, vasta e affascinante zona montuosa della Boemia sudoccidentale, estesa lungo il confine con la Germania e l’Austria. Sono due le fonti riconosciute: la Moldava fredda e la Moldava calda, che si uniscono poi a formare il fiume nazionale ceco. Un paradiso verde, con alte vette, torbiere lucenti, laghi glaciali, fragorose cascate e foreste vergini.

Insieme alla zona che si distende ai suoi piedi, detta Posumavi, offre al turista uno degli scorci più belli e rigogliosi della Repubblica Ceca. La Moldava è lunga 430 chilometri e ha un bacino di circa 28.000 chilometri quadrati. Alla confluenza ha una portata maggiore rispetto all’Elba, ma vi confluisce con un angolo quasi retto, tanto da sembrare sulle carte geografiche come un affluente.

La storia raccontata tra castelli e antichi manieri. Oltre ai capolavori della natura, la Moldava diventa il fil rouge che conduce alla scoperta di residenze e manieri bellissimi, baluardi di una storia spesso turbolenta cui il fiume ha fatto da testimone. Qui sono concentrati diversi castelli (Kasperk, Svihov, Kratochvile e Rabi) e altri monumenti dell’uomo, inclusa la diga di Lipno che regala l’omonimo lago artificiale, apprezzata area turistico-ricreativa perfetta per le famiglie. In inverno, poi, l’area si trasforma in un circo bianco per sciatori più o meno esperti, uno dei tanti a disposizione sulle montagne della Selva Boema. Sempre al genio dell’uomo si deve anche il Canale di Schwarzenberg, vero e proprio monumento d’ingegneria. Il canale, largo appena 4 metri, corre per 44 chilometri lungo il confine ceco-tedesco e ceco-austriaco e collega il corso della Moldava a quello del Danubio. Costruito tra fine ‘700 e inizio ‘800, porta la firma dell’architetto e ingegnere civile ceco Josef Rosenauer, cui fu commissionato dagli Schwarzenberg per rifornire Vienna di legname. A impreziosirne il corso, in parte incanalato in un tunnel, due porte in pietra in stile neogotico e napoleonico.

Il castello di Cesky Krumlov non è che la punta di diamante di quel prezioso gioiello che è la città su cui veglia, oggi sotto tutela UNESCO. Il maniero è, dopo il Castello di Praga, il più grande della Repubblica Ceca e tra i più estesi d’Europa. Il castello di Hluboka nad Vltavou è un complesso architettonico straordinario, capolavoro neogotico impreziosito da ben 11 torri e incastonato in un grande parco all’inglese. Il castello di Orlik, maestoso nella sua candida mole, veglia fin dalla seconda metà del XIII secolo sulla Moldava. Tradotto, il suo nome significa “piccola aquila” perché la sua posizione strategica sul fiume ricordava il nido dell’aquila: la vallata ai suoi piedi fu poi alluvionata e ora l’acqua lambisce la fortezza. Il castello di Karlstejn è una delle perle ceche della Burgenstrasse, la Via delle Rocche, che da Mannheim in Germania conduce fino a Praga di rocca in maniero. Tra i più famosi del Paese, non dista molto dalla capitale. Il suo nome (letteralmente “pietra di Carlo”) ricorda che fu fatto edificare da Carlo IV, re di Boemia e imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1348 per accogliere i tesori della corona e dell’impero.

Il castello di Veltrusy, infine, è celebre per il suo parco, custode di specie botaniche rare ed esotiche, e per la collezione d’arte Lobkowicz, che si fregia tra gli altri anche di opere del Veronese e del Canaletto. L’edificio fu commissionato dai conti Chotek negli Anni Venti del ‘700, in stile barocco-classico.

Leggende e misteri.Tra le altre tappe imprescindibili di questo itinerario storico-architettonico-naturalistico lungo il corso della Moldava, ci sono alcune località bagnate dal fiume e consegnate alla storia. Vysehrad, ovvero la roccia sul fiume, si può dire che faccia parte dello skyline di Praga. Il suo sperone proteso nelle acque della Moldava è un luogo di mistero, legato a numerose leggende ceche, prima fra tutte quella che vuole che da qui la principessa Libuse abbia predetto la futura gloria di Praga. Fu la residenza dei primi duchi di Boemia; attualmente è una cittadella barocca impreziosita dalla rotonda romanica di San Martino e dalla chiesa gotica dei santi Pietro e Paolo. Vysehrad è anche celebre per il suo cimitero, monumento sotto il cielo, dove riposano oltre 600 personaggi illustri della nazione ceca.  Nelahozeves, non lontano dal già citato castello di Veltrusy (che, infatti, viene anche chiamato castello di Nelahozeves), è un pittoresco villaggio in riva alla Vltava, a una trentina di chilometri a Nord di Praga. Oltre che per il castello, è celebre per aver dato i natali al compositore romantico ceco Antonin Dvorak (1841-1904), quando questa zona era ancora sotto l’Impero Austriaco.

Navigar è dolce, tra acqua e birra. La Moldava più bella è certamente quella vissuta a pelo d’acqua. Una visita a Praga non può prescindere da una crociera sul fiume, a tema culturale e gastronomico. Brevi percorsi turistici che permettono di ammirare la capitale dall’acqua e di vivere la magia del fiume, ma anche escursioni più lunghe che si spingono fino a Melnik o alla diga di Slapy.   Ma l’intero corso della Moldava da Lipno in poi è navigabile, tutto l’anno. Anzi, si può dire che in alcuni punti e in alcune stagioni è piuttosto trafficato. Il tratto più affascinante si trova nella parte superiore del flusso della Moldava Calda, alla fonte del fiume, nella Selva Boema. L’acqua qui s’insinua in un paesaggio ancora inviolato, regno di uccelli e fiori spontanei. Le acque, ancora lontane dai centri abitati e a navigazione rigorosamente controllata dalle autorità del Parco Nazionale, sono limpide e trasparenti.

I permessi vengono elargiti con il contagocce e le imbarcazioni sono rare. Melnik, nella Boemia centrale, meta battuta dal turismo fluviale, è la città storica, cuore della zona vitivinicola boema. Dalla collina su cui sorge il castello è splendida la vista sui vigneti e sulla confluenza della Moldava nell’Elba. Le crociere sulla Moldava sono indimenticabili, come indimenticabile e inebriante è la celebre e apprezzatissima birra ceca. In particolare quella di Ceske Budejovice, patria della più famosa delle bionde ceche: la Budweiser. Il birrificio Budweiser Budvar utilizza solo ingredienti coltivati in loco, acqua pescata da pozzi artesiani profondi più di 300 metri e mastri birrai di tutto rispetto. Visitando lo stabilimento si scopre quanto bene faccia alla birra una sapiente convivenza tra tradizione e innovazione.

COME ARRIVARE In aereo Czech Airlines (CSA), la compagnia aerea di bandiera, collega con 2 voli giornalieri gli aeroporti Milano Malpensa, Bologna, Roma Fiumicino e Venezia a Praga. Check-in online, biglietto elettronico e prenotazioni voli su www.czechairlines.it, al call center 199 309 939 o nelle agenzie di viaggio.

Praga dall’Italia si raggiunge inoltre con Wizzair (www.wizzair.com), Wind Jet (www.volawindjet.it), Easy Jet (www.easyjet.com), Lufthansa Italia (www.lufthansa.it) e Smartwings (www.smartwings.com). E da novembre è operativo anche il collegamento Brno-Milano (Orio al Serio) di Ryanair (www.ryanair.com).  Ferrovie Ceche Una volta arrivati in Repubblica Ceca, il treno è tra i mezzi di trasporto migliori per poter raggiungere le diverse mete all’interno del Paese. Le Ferrovie Ceche (Ceske drahy) dispongono di una fitta rete di collegamenti interni: www.idos.cz In auto Per chi viaggia in automobile la strada più breve passa attraverso il Brennero per poi proseguire verso Innsbruck, Monaco di Baviera e Ratisbona fino alla frontiera. Un secondo itinerario, da preferire nei periodi di affollamento del Brennero, passa per la Svizzera attraverso il valico di Como-Chiasso, prosegue verso il lago di Costanza e passa da Norimberga. Per chi invece deve raggiungere Brno – il capoluogo della Moravia, la strada più breve passa da Tarvisio attraversando l’Austria in direzione di Vienna.  In Pullman  Studentagency (www.studentagency.cz), Eurolines (www.eurolines.it), Tourbus (www.tourbus.cz).

A.P.d’A.