A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2012, pubblicata il 6 aprile, riguardante la bocciatura di ben 19 articoli del Codice del Turismo per eccesso di delega del Governo, il presidente della Fiavet, Fortunato Giovannoni, ha commentato che la sentenza, di fatto, è una sconfitta per tutti.
“La sentenza della Corte Costituzionale non ci  ha colto di sorpresa.Le motivazioni che hanno portato alla clamorosa bocciatura del Codice del Turismo sono le stesse che Fiavet ha portato all’attenzione del ministero quando lo stesso Codice è stato presentato alle imprese”.

La Corte Costituzionale, per ciò che riguarda il mondo agenziale, in realtà  ha ritenuti illegittimi l’art. 18 – Definizione di Agenzia di Viaggio- , l’art. 20 comma 2  – Non necessità del Direttore Tecnico nelle filiali –  e l’art. 21 comma 1 e 2  -Semplificazione degli adempimenti Amministrativi delle agenzie -.
“E’ una sconfitta per il Governo – ha continuato Giovannoni – che, nonostante i ripetuti appelli delle associazioni di categoria, ha respinto con superficialità le nostre istanze, le stesse espresse dalla Corte Costituzionale.  E’, inoltre, una sconfitta per le imprese, che ancora una volta si trovano a scontare una incapacità di governance nel nostro Paese, ed è una sconfitta per tutto il comparto turistico, che perde un’occasione di rilancio. L’impasse in cui ora ci troviamo non ce la possiamo assolutamente permettere. I dati di Pasqua hanno registrato un fortissimo calo delle presenze turistiche e le previsioni estive sono, se possibile, ancora più negative. Nei prossimi giorni ci faremo carico di presentare un modello di riordino del settore dell’intermediazione e del tour operating a tutti gli assessorati al turismo regionali per cercare, in uno spirito di massima collaborazione, almeno dal punto di vista legislativo, una soluzione ai numerosi problemi che affliggono in questo momento le imprese”.

Commento di Liliana Comandè…

Gentile Sig. Giovannoni, concordo con lei quando afferma che è una sconfitta per tutti ma, più che altro, la vedo come una sconfitta del mondo turistico e, in questo caso, delle Associazioni di categoria che non sono state capaci di far sentire la loro voce nel momento in cui, qualcuno che di turismo non ne capiva niente, aveva “tirato fuori” un Codice del Turismo, facendo e disfacendo a suo piacimento.

Per nostra sfortuna, quella persona era il Ministro del Turismo e, da quando si era insediata nel Dicastero, aveva sempre mostrato una certa insofferenza nei confronti di chi era, invece, competente. Il Ministro, come lei ha affermato, non ha accolto le vostre istanze ma, al contrario, se ne è altamente “fregato” – mi scuso per il termine poco elegante ma credo che renda meglio l’idea. Ricordo i comunicati di tutte le altre Associazioni per non esere stati ascoltati per la stesura del Codice.

A questo punto le chiedo: è normale che Associazioni di categoria che dovrebbero essere “il Sindacato” degli agenti e dei T.O. contino quanto il “due di coppe quando regna bastoni” al gioco della briscola? Quando sarà possibile avere delle Associazioni “toste” e capaci di contrastare ciò che viene legiferato contro la loro volontà?

Ci si lamenta dei pochi iscriti alle Associazioni…ma se dentro quest’ultime ci fossero delle “Camusso”, forse gli iscritti aumenterebbero in maniera esponenziale. La guerra non si fa con i fucili caricati a salve…Impariamo dal mondo dei metalmeccanici e non solo da loro (vedi anche gli allevatori che, qualche anno fa, hanno scaricato su tutti gli italiani le multe inflitte dalla Comunità Europea per le quote latte in eccedenza, mentre le avrebbero dovuto pagare loro!).

La Fiavet, come le altre Associazioni, devono rivestire un ruolo importante all’interno della categoria. Devono agire e devono ottenere. Altrimenti…ognuno per sé e Dio per tutti!