Dura la replica di Meridiana- Air Italy riguardo la richiesta di intervento di Ryanair sulle tariffe aeroportuali. Il gruppo Meridiana Air Italy rileva che è in discussione una bozza di Contratto di Programma per gli Aeroporti di Roma che prevede aumenti per tutte le tipologie di aeromobili tranne che per gli aeromobili di Ryanair. Meridiana fly – Air Italy ritiene invece che eventuali aumenti delle tariffe aeroportuali debbano corrispondere ad investimenti per lo sviluppo ed al miglioramento del servizio e soprattutto  debbano essere uguali per tutti i vettori.

In merito al piano “di soccorso” del turismo italiano che Ryanair avrebbe in idea di lanciare, abbiamo analizzato quanto in concreto avvenuto presso lo scalo di Cagliari – Elmas dopo l’ingresso di Ryanair.

I dati sui passeggeri e gli aiuti statali

I dati relativi all’anno 2011 evidenziano che Ryanair, come cita il comunicato di Meridiana Air Italy, ha trasportato da/per Cagliari verso destinazioni domestiche (Milano, Roma, Pisa, Bari, Cuneo, Genova, Perugia, Parma, Pescara, Trapani, Trieste, Treviso) circa 887.000 passeggeri, verso destinazioni internazionali circa 265.000 passeggeri, per un totale complessivo di 1.152.000.

Emerge quindi che circa il 77% dei passeggeri trasportati sono su rotte domestiche e soltanto il 23% è su rotte internazionali. Peraltro questa percentuale scende al 15% se si escludono gli italiani che vanno in vacanza all’estero e ben poco contribuiscono allo sviluppo dell’economia locale: pertanto solo 170.000 passeggeri degli oltre 1,15 milioni di passeggeri trasportati da Ryanair sullo scalo di Cagliari – Elmas è afferente a clientela straniera indirizzata sul Belpaese.

Il risultato non sembra un vero e proprio piano di soccorso per il Bel Paese, piuttosto sembra irrisorio se posto in relazione al totale delle risorse pubbliche che la Regione Sardegna destina al traffico low cost per l’isola pari a circa 20 milioni di euro all’anno.

 Tutto il resto del traffico è relativo a collegamenti domestici assolutamente equivalenti al concetto di Continuità Territoriale, risultanti infatti in totale sovrapposizione con il portafoglio di collegamenti che il Gruppo Meridiana fly-Air Italy opera dall’aeroporto di Cagliari sulla base di un bando pubblico e comunitario.

Ora è necessario spiegare il paradosso che si genera: la nota prende in esempio i collegamenti principali, quelli da Cagliari a Roma e da Cagliari a Milano.

Sulla base delle regole della Continuità Territoriale, Meridiana fly opera senza ricevere alcun contributo pubblico, sulla base di un numero di voli obbligatori tutto l’anno, sia in termini di voli giornalieri che di fasce orarie, offre una tariffa bloccata per i residenti che prevede il rimborso, il cambio data, il bagaglio in stiva incluso e nessun incremento amministrativo per l’utilizzo della carta di credito.

Di contro Ryanair riceve contributi per operare, non ha alcun vincolo in termini di voli obbligatori e può operare a qualsiasi orario decida, è libera nella politica di prezzo sia per i residenti che per i non residenti, le tariffe non prevedono il rimborso,  prevedono  penali per il cambio data, escludono il bagaglio in stiva, e prevedono incrementi significativi per l’utilizzo della carta di credito.

“Sulla base di quanto evidenziato riteniamo evidente quale sia la Compagnia che si avvale di aiuti di Stato!” conclude Alessandro Notari, direttore commerciale del Gruppo Meridiana fly – Air Italy. “O, volendo assecondare quanto dichiarato da Ryanair, il nostro Gruppo è pronto ad operare a partire dal prossimo 1 novembre  2012 tutti i collegamenti in essere da Cagliari con lo stesso regime di Ryanair, così finalmente saremo, come dice Cawley, una compagnia completamente fondata sui contributi pubblici!”