turisti cinesiStranieri in vacanza nelle regioni: più attenti alla qualità dei servizi Nonostante il rallentamento nell’ultimo anno, la domanda internazionale ha, fino ad ora, abbastanza compensato la forte contrazione di quella interna. Anche per il futuro è soprattutto sulla crescita dei turisti stranieri (e della loro spesa) che si punta per sperare nella tenuta della nostra industria del turismo. Il panel Isnart mostra un certo ottimismo a riguardo: per circa due terzi dei rispondenti, la domanda internazionale verso l’Italia sarà in aumento.
Si tratta di una percentuale largamente maggioritaria, anche se il 33% circa di esperti che si aspetta al contrario una contrazione degli arrivi esteri è in assoluto un valore molto alto, considerata la robusta dinamica dei mercati internazionali, soprattutto extraeuropei, questi i risultati della ricerca di Impresa Turismo.

Per cogliere la grande opportunità rappresentata dal turismo internazionale, la strategia ritenuta più importante dalla maggior parte del panel (47,5% del totale) è il miglioramento della qualità dell’offerta attraverso adeguati investimenti. Il messaggio è duplice: in primo luogo, non si può pensare di avvantaggiarsi in modo consistente e diffuso del crescente mercato internazionale se si rimane fermi sugli standard qualitativi attuali: l’asticella si sta alzando, sia per la crescente sofisticazione dei turisti internazionali che per l’impegno crescente dell’offerta a livello di singole strutture ricettive e di destinazioni. In secondo luogo, per migliorare in modo significativo la qualità, è necessario investire; ma consistenti investimenti privati arriveranno solo se sarà fortemente ridotto il peso della burocrazia  e il carico fiscale che deprime i rendimenti e l’autofinanziamento delle imprese.

Il miglioramento qualitativo dell’offerta non si attua solo a livello di strutture ricettive ma anche, e forse in primo luogo, della destinazione turistica nel suo insieme. È essenziale un salto di qualità che richiede dai grandi interventi infrastrutturali al miglioramento dell’arredo urbano al rafforzamento dei servizi pubblici.

La creazione di un “sistema” di valore, attraverso lo sviluppo di efficaci collaborazioni tra imprese turistiche è la questione strategica ritenuta più importante da oltre il 36%firenze del panel. È evidentemente coerente con l’approccio precedente, poiché una buona integrazione tra le diverse componenti dell’offerta turistica determina notoriamente un forte aumento della qualità complessiva percepita dal turista, in particolare internazionale.

Molta attenzione è data anche alla capacità delle strutture ricettive di stabilire un dialogo diretto con il turista internazionale, rafforzando la propria posizione in internet e in particolare nei social network (35% del totale delle indicazioni); mentre per converso, attenzione relativamente minore è attribuita al raccordo con gli intermediari (rilevante solo per il 18%), a conferma che soprattutto a livello internazionale, internet è sempre più il fondamentale strumento di comunicazione e promozione dell’offerta.

Riuscirà il nostro sistema turistico in tutto questo, compensando così i problemi della domanda interna con una maggiore competitività internazionale ? Prevale un ottimismo, molto cauto. Solo il 4% si esprime in modo incondizionatamente positivo, mentre quasi il 27% è pessimista. I due terzi del campione, ritiene che le prospettive siano effettivamente buone a condizione che le imprese si decidano a innovare i propri modelli di business e il sistema pubblico sappia adottare adeguate politiche a supporto.