turismo sanitarioGli italiani vanno all’estero per curarsi. Croazia, Ungheria e Romania in testa. Ma c’è chi pensa di invertire la rotta promuovendo turismo e eccellenze italiane

I numeri emersi durante il 2° Convegno Annuale AIES (Associazione Italiana di Economia Sanitaria) testimoniano che nel 2009 gli Italiani andati a curarsi all’estero sono stati circa 20mila, nel 2012 sono stati 184mila e nel 2013 hanno superato quota 200mila. 

Per tanti connazionali, complice la crisi economica degli ultimi anni, il turismo medico si collega innanzitutto al tema del risparmio e dell’economicità. A questa motivazione primaria, fanno da corollario diversi fattori, come la rapidità dell’intervento e la quasi-mancanza di liste d’attesa.

 La durata media del soggiorno degli italiani che vanno all’estero per questa forma di turismo è stata calcolata in 9,7 notti. Nel 2012 il turismo medico ha fatto spendere ai nostri connazionali una cifra pari a 537milioni 280mila euro, di cui poco più di 95milioni per il soggiorno, oltre 84milioni per i costi di viaggio, quasi 335milioni per le cure, e 22milioni per altre spese, tra cui lo shopping. Le tre destinazioni preferite dagli italiani per l’health tourism, in particolare quello dentale, sono la Croazia (16,7%), l’Ungheria (14,6%) e la Romania (13%).Un business milionario che ha visto la rapida nascita di vere e proprie organizzazioni dedite a questo scopo e finanche di tour operator dedicati che offrono pacchetti medico-turistici “tutto compreso”.

Ma in Italia c’è un’associaizone che intende riportare in Italia il flusso in uscita,  ospite di UnoMattina, il dottor Francesco Martelli, fondatore di Microdentistry, rinnova il progetto di una nuova rotta per l’health tourism con la collaborazione fattiva di Istituzioni pubbliche e privati

 “Alla luce dello status quo – ha dichiarato Martelli intervistato dal giornalista Paolo Di Giannantonio – è doveroso e necessario ripensare e rilanciare il sistema sanitario italiano con le sue tante eccellenze, a cominciare da una sua più adeguata promozione all’estero. Da parte di Microdentistry – ha tenuto a sottolineare il dottor Martelli – c’è un convinto impegno culturale e operativo per far sì che ciò avvenga prima possibile. Sulla base della nostra diretta esperienza, sul lavoro compiuto in questi anni a Firenze nella formazione in odontoiatria con medici provenienti da ogni dove, e con pazienti venuti a farsi curare, con un processo inverso, oltre che dall’Europa e da altri continenti, anche e proprio dalle mete privilegiate del turismoturismo_dentale_dentisti_emilia_romagna-300x200 sanitario dell’Est, come Romania, Bulgaria, Croazia, Slovenia, riteniamo oggi indispensabile e certamente proficua la creazione di un’associazione per la promozione del turismo sanitario verso l’Italia”.

 

 

 

 

 

 

Fonti dati

 

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