business travelTagliare il budget destinato al business travel diventa un vantaggio per i concorrenti. Chi lo ha fatto ha registrato un calo del 17% nei profitti nel primo anno. Per recuperare quanto perso necessari tre anni, secondo HRS su un campione di 500 manager delle principali aziende italiane, il volume delle trasferte di affari con l’avvento delle tecnologie di comunicazione si è ridotto del solo 8%.

Risultato condiviso e confermato da numerose ricerche internazionali. Puntare sui viaggi d’affari porta in breve tempo a un aumento sia dei ricavi, sia dei profitti aziendali. Secondo un recente studio condotto dalla Oxford Economics, ogni euro investito in viaggi corrisponde a 10,50 euro di ricavi aggiuntivi e a 2,90 euro di nuovi profitti.

Risulta evidente come tagliare il budget destinato al business travel sia un reale vantaggio per le aziende concorrenti. Chi ha effettuato questa scelta ha registrato un calo del 17% nei profitti nel primo anno. Per recuperare quanto perso servirebbero, all’attuale tasso di crescita economica, tre anni. “La ricerca conferma come la strada intrapresa da HRS sia quella giusta – ha dichiarato Flavio Ghiringhelli, managing director di HRS Italia – lavoriamo da sempre a fianco dei nostri clienti per rispondere in modo efficace alla complessita’ del business travel management e per soddisfare le esigenze dei viaggiatori. Far leva sulle tariffe alberghiere, sulla velocità, sulla trasparenza e sulla massima sinergia con le imprese cliente consente di ottimizzare le risorse aziendali – in termini economici e di ore lavoro – e di destinare maggiori investimenti sull’internazionalizzazione e sulle trasferte di lavoro”.