Grafico caloCalo record del fatturato quest’anno a -16,3%

Oltre 5mila imprese dell’accoglienza turistica hanno perso più del 36% del proprio giro d’affari per effetto dei danni ecologici e ambientali registrati in Italia negli ultimi quattro anni. Calo record di incassi nel 2014 con una contrazione media del -16,3% e picchi che superano il -18% al Sud.

Questi sono i dati dell’Osservatorio nazionale del Turismo di Unioncamere che ha misurato le ricadute del dissesto ecologico e ambientale registrato in Italia tra il 2011 e il 2014 sulle strutture di alloggio turistico. Alluvioni e frane sono la principale causa di diminuzione del business (68.5%), seguiti dall’inquinamento ambientale (15,1%) e dai terremoti (6.5%).

Come riporta askanews sono soprattutto le strutture extralberghiere a registrare nell’ultimo quadriennio i decrementi più elevati (-37.5 %), mentre tengono meglio quelle alberghiere (-33.4%). A essere maggiormente colpite sono le imprese ricettive del Mezzogiorno, meglio le imprese del Nord est che, seppure in affanno, perdono sul campo il -27.4%. Al momento l’Emilia Romagna, le Marche, la Toscana e la Liguria che mettono insieme il numero più elevato di strutture in sofferenza a seguito dei danni ecologici-ambientali riportati sui rispettivi territori.