Facebook_icon.svgdi Liliana Comandè.

 

Nell’era informatica si pensa che ogni mezzo web sia buono per fare affari, ma non è sempre così.

 

 

Dalla comparsa di Internet il mondo è cambiato velocemente. Le E-mail hanno soppiantato le lettere e il telefono e la stessa cosa è successa con l’avvento dei cellulari. Abbiamo creato una società di “muti” e di “scribacchini”. Ormai fa quasi fatica alzare la cornetta del telefono e digitare un numero telefonico. Nel cellulare è tutto memorizzato e, se non si trova chi si vuole contattare, basta un sms e tutto è a posto.
Ma sappiamo quanto è estesa la rete Internet nel mondo e quanto il Social Network più famoso?
No? Allora ecco quanto siamo diventati “internauti” e “chiacchieroni muti, ma svelti con le dita”, e la diffusione di Internet nelle varie del mondo.
Nord America 81%twitter-logo-2
America Centrale 34%
Sud America 47%
Europa 78%
Africa 18%
Europa centrale e dell’est 54%
Medioriente 37%
Asia Centrale 29%
Asia del Sud 12%
Asia dell’Est 48%
Sudest Asia 25%
Oceania 63%

 
Ma l’avvento dei cellulari di ultima generazione hanno spostato l’attenzione di Internet dal computer e le persone navigano maggiormente con questo perché è più semplice consultarlo perché sempre nelle tasche.
Ma come ha cambiato la vita Internet nei cellulari? I numeri sono abbastanza eloquenti sull’utilizzo che se ne fa e ci sono anche delle sorprese. Qualcuno parla di abuso più che utilizzo, e forse ha anche ragione.
Nord America 101%linkedin-logo
America Centrale 89%
Sud America 124%
Europa 129%
Africa 67%
Europa centrale e dell’est 151%
Medioriente 112%
Asia Centrale 90%
Asia del Sud 72%
Asia dell’Est 92%
Sudest Asia 109%
Oceania 94%.

 

Ma sembra che ancora non basti e Facebook sta pensando di espandere la rete di accesso a Internet per mezzo di droni solari, mentre Google – per non essere da meno – prevede di spendere più di un miliardo di dollari per una flotta di satelliti in grado di diffondere ulteriormente Internet.
googleOrmai la nuova generazione non vuole ascoltare, ma solo “toccare” e Steve Job ha dato loro quello che poteva andar bene per far passare il tempo digitando su una tastiera. Ma anche gli adulti sono cambiati e se prima leggevano il giornale cartaceo, oggi lo guardano online. Questo perché la sinapsi di chi è nato nell’era digitale è diversa da quella di chi è nato nell’era analogica, anche se studi scientifici hanno scoperto che se una persona anziana sta su FB più di tre ore al giorno, ringiovanisce.

 

Certo che se guardiamo quanto si sta sul cellulare c’è da spaventarsi. Questo il risultato di una indagine.
I ragazzi da 18 a 34 anni, che sono il 73%, utilizzano il cellulare per ben 45 ore al mese. Chi ha un’età compresa fra i 35 e i 54 ore, che sono il 47%, sta con il telefonino incollato all’orecchio per ben 30 ore e, infine, chi ha superato i 55 anni – il 18% – lo utilizza per 27 ore mensili.
Ormai l’efficacia dei mezzi tradizionali è in declino e sta emergendo una nuova definizione di mass media: il Social Media Mrketing e i cambiamenti, che di solito vengono definiti cambiamenti dentro le ere, in realtà non sono niente altro che nuove ere, anche se fatichiamo a capirlo.

 

Uno studente diciannovenne di Harvard, Mark Zuckerberg, che aveva problemi con le ragazze per via della sua timidezza e non bellezza, co-fondò il sito con alcuni compagni di Università. Il mezzo funzionò bene e così velocemente diventò quello che è oggi.
Da amplificatore di relazioni fra le persone, è diventato un mezzo per promuovere i propri prodotti, rendere miliardari gli inventori, e far nascere nuovi lavori, legati al web e nascosti – che sono per la maggior parte in “nero”.
Il giorno in cui verranno a galla tutti i lavori dei cosiddetti “cazzeggiatori”, che hanno pagine con tanti click, il Pil di molti paesi salirà scritta facebooknotevolmente.
Su Facebook ci sono 29 milioni di profili, dei quali 1 milione è falso. Praticamente quello che era nato nella massima trasparenza e onestà, uno strumento di altissima comunicazione e non di alienazione, ha cambiato il modo di vivere delle persone.
Ma quanti sono gli utenti di Facebook? Nel mondo ci sono ben un miliardo e trecentomilioni di iscritti e sono così distribuiti.
Nord America 56%
America Centrale 34%
Sud America 44%
Europa 44%
Africa 7%
Europa centrale e dell’est 33%
Medioriente 24%
Asia Centrale 5%
Asia del Sud 7%
Asia dell’Est 43%
Sudest Asia 26%
Oceania 44%.

 

Samsung ATIV Smart PC XE500 01Gli italiani adulti sono collegati ogni giorno a Facebook per circa 2 ore e mezzo, mentre I giovani superano ampiamente questo tempo.
A molte persone Facebook mette paura perché si sente “spiato”. Se da una parte è vero, dall’altra c’è da dire che siamo quotidianamente spiati e dai nostri Governi.
Ma torniamo al titolo dell’articolo: I Social Network fanno vendere ciò che viene pubblicizzato?
La risposta è no. I social Network non sono un mezzo per vendere i propri prodotti. Gli scrittori non vendono i propri libri, gli operatori non vendono i propri viaggi.
Nei social la gente vuole solo “chiacchierare”, lamentarsi, pubblicare vignette, parlare male del Governo, postare pensieri, pubblicare foto personali o di animali e chiedere consigli su determinati prodotti.
Per promuovere i propri lavori esistono altri mezzi, dai tradizionali a quelli informatici, ma se qualcuno pensa di vendere qualcosa su Facebook ha sbagliato mezzo.

 

Liliana Comandé