logo_enit_traspForte preoccupazione da parte delle associazioni di categoria aderenti a Confcommercio sul futuro precario dell’Enit. Le imprese e le filiere produttive del Turismo Italiano sono fortemente preoccupate dal protrarsi estenuante del percorso evolutivo voluto per Enit. Ad un anno dal commissariamento dell’Ente, la nuova configurazione non riesce a concretizzarsi e forzatamente il supporto di comunicazione e promozione all’estero della destinazione paese latita. Ne è esempio lampante la situazione di EXPO Milano, che registra visitatori principalmente italiani e alberghi vuoti al 50%, con una notorietà dell’evento sui principali mercati stranieri ancora estremamente bassa.

Un settore centrale per le prospettive di crescita economica e di impiego dell’Italia come il comparto del  turismo, non può continuare ad essere lasciato senza un supporto strutturato che tenga il passo dei nostri paesi concorrenti, Francia e Spagna in testa.

In tale contesto chiediamo pertanto un chiaro impegno del Governo a dirimere la questione e accelerare i tempi, ivi compreso il recepire le indicazioni  in merito al rappresentante delle imprese in seno al Consiglio di Amministrazione dell’ENIT, non ancora richieste dal Ministro Franceschini.

Per contro – se la visione del Governo è quella di un nuovo soggetto unitario di promozione globale dell’attività produttiva e dell’attrattività paese – le imprese del turismo italiano sono  pronte a dare il proprio fattivo contributo di esperienza e competenza a un tavolo di lavoro ristretto da convocare al più presto: in un mercato globale così competitivo il fattore tempo è determinante, così come la chiarezza di strategia e la capacità di comunicarla sui mercati.

 

Il sistema del turismo italiano, le sue imprese, i suoi lavoratori e le prospettive per poter creare altre imprese e altro lavoro non possono aspettare oltre: continuare a attendere e rinviare diventerebbe una chiara responsabilità politica.