Previsioni soddisfacenti per i prossimi 2 anni dato che gli arrivi internazionali in Italia sono destinati ad aumentare: nel 2015 del 3,5% e nel 2016 di un ulteriore 3,3%.
Secondo il Trip, il modello di previsione dei flussi turistici internazionali elaborato dal Centro Internazionale Studi Economia Turistica (CISET) dell’università Ca’ Foscari, quest’anno le partenze mondiali dovrebbero crescere del 4,7%, valore che sarà quasi bissato l’anno prossimo, come riporta Event Report.
In crescita USA e Nord Europa
I mercati provenienti da mete lungo raggio saranno al topo come statunitensi, giapponesi, canadesi, australiani, africani e latinoamericani segneranno quest’anno un +4,8%, percentuale destinata ad arrivare al +5,3% nel 2016. Particolarmente interessanti sono gli arrivi dagli Stati Uniti, che già costituiscono più della metà degli arrivi da fuori Europa e nel 2015 si stima incrementeranno di quasi il 9%.
Segnali positivi anche da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda. Con più di 5 milioni di arrivi i paesi del Nord Europa sono il mercato di origine per ora meno rilevante per l’Italia, ma sono in crescita di più di 3 punti percentuali, media che sarà rispettata anche dal Regno Unito, il 4° mercato europeo per importanza dei flussi di incoming.
Calo dell’area mediterranea
Nonostante i paesi dell’Europa Centrale, con oltre 20 milioni di arrivi, siano invece il principale mercato emissore per l’Italia, i flussi da Austria, Belgio, Olanda e Svizzera non segneranno performance di rilievo. La loro crescita sarà quest’anno dell’1,5%, valore che scenderà al 1,4% nel 2016.Debole anche l’incremento dei viaggiatori dall’area mediterranea che non supera comunque lo 0,8% nel 2016.