turbolenza aereoLa destinazione Italia mantiene l’appeal, Canada sempre più richiesto per lungo raggio

Il valore dell’indice di propensione al viaggio si mantiene nel mese di agosto vicino al massimo storico. Si registra infatti una leggera flessione – da 66 a 65 punti su 100 tra la rilevazione di luglioa quella di agosto – riconducibile tuttavia a un mero effetto di stagionalità, ma che conferma l‘indice su valori molto elevati, ben 7 punti sopra il valore rilevato ad agosto 2014.

Da ottobre del 2014 ad oggi, l’indice ha recuperato ben 10 punti e rimane sui valori massimi. L’estate ha registrato ottimi numeri per quanto riguarda il settore turistico,  ma il turismo si conferma anche una delle certezze della crescita italiana nei prossimi mesi.

Il settore rimane uno dei principali driver dell’economia nazionale, che ha registrato una crescita del prodotto interno lordo dello 0,7 per cento su base annua e ha visto ridurre in maniera importante il numero di disoccupati.

E’ forte la correlazione tra la situazione economica delle famiglie e le loro scelte in materia di viaggi. Sette Italiani su dieci dichiarano che la loro situazione economica ha influenzato la loro propensione al viaggio.

 

Rimane stabile la quota dei connazionali che preferiscono trascorrere le vacanze in Italia: quasi otto su dieci continuano a preferire lo stivale come meta delle prossime vacanze. A livello nazionale la meta preferita per i prossimi tre mesi è la Lombardia – effetto EXPO – che supera nelle preferenze Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, giunte al termine del picco stagionale di domanda.

La Spagna rimane in posizione di leadership a livello europeo, davanti a Francia e Regno Unito. Cresce la Germania, tradizionalmente forte in questo periodo. Il Nord Africa cresce nelle preferenze delle destinazioni fuori continente, mentre il Canada diventa la seconda meta preferita.

Il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi diminuisce rispetto ad agosto del 2014 da 4,2 a 4 notti. Tale diminuzione indica che la durata media delle vacanze degli Italiani continua a ridursi. E’ una tendenza mondiale e consolidata che vede anche gli Italiani, così come i turisti della maggior parte dei paesi europei, fare viaggi più frequenti, ma meno lunghi. Oltre un italiano su due sceglierà per i prossimi tre mesi vacanze e gli short break culturali (Fonte: Confturismo-Confcommercio e Istituto Piepoli)