HOTELPLAN Luca Battifora 2013_2014Appena concluse le vacanze di Pasqua, ASTOI Confindustria Viaggi fa il punto sull’andamento del turismo outgoing italiano dei giorni scorsi. Dai primi dati consuntivi relativi al periodo delle Pasqua emerge che la tendenza generale, rispetto allo scorso anno, è stata di consolidamento e, in alcuni casi, di leggera crescita dei flussi turistici.

I tragici fatti di Bruxelles, quindi, non hanno inciso più di tanto, deviando una minima fetta di traffico in transito per la Capitale belga, mentre anche le altre capitali europee, tradizionali meta di short break, non ne hanno risentito in maniera significativa.

 

Si è potuto notare la sofferenza di mete tipicamente richieste in questa stagione come Tunisia, Turchia e Mar Rosso, quest’ultima in leggero recupero, ma ancora su numeri decisamente inferiori rispetto allo standard ai quali eravamo abituati.

 

Sono andate bene invece le destinazioni “calde” di lungo raggio, sia ad ovest con i Caraibi che ad est con Maldive, Mauritius, Zanzibar ed Estremo Oriente. Bene anche Oman ed Emirati, con Dubai ed Abu Dhabi, destinazioni che trovano nei mesi di marzo aprile e maggio il loro picco di stagione.

 

Registriamo inoltre uno stabile ed incoraggiante ritorno della domanda sul prodotto crociere, una soluzione che per rapporto qualità prezzo ed ampiezza dell’offerta, riscontra ampi consensi tra i turisti italiani e non solo.

 

Luca Battifora, Presidente ASTOI, ha commentato: «Guardando al complesso quadro generale nel quale le nostre imprese devono operare, i numeri confermano le nostre aspettative e, quindi, ci possiamo ritenere soddisfatti. I tour operator hanno saputo riposizionare rapidamente il proprio portafoglio di offerta, aumentando la capacità su mete che hanno incontrato il consenso del mercato. Ora guardiamo all’estate con fiducia: se il mondo

sembra apparire più instabile, noi cercheremo di controbilanciare con rapidità e flessibilità, confortati da un consumatore sempre più consapevole e certamente non disposto a rinunciare al proprio sacro diritto di muoversi e viaggiare»