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Il Cilento: un fiore da cogliere in inverno !

 

Il Cilento è una fra le più belle zone turistiche del nostro Paese, certamente la località più suggestiva della regione Campania, con le sue asprezze e le incantevoli spiagge. Parafrasando la canzone di Sabrina Salerno: ”oltre le gambe c’è di più… un universo immenso e più”, potremmo dire che il Salento non è una destinazione che si apprezza solo nella bella stagione, anzi proprio in inverno, lontano dalla folla dei bagnanti che solitamente, raggiunto a fatica l’ombrellone, non si schiodano di lì tralasciando tutto quello che – a volte a pochi passi – si trova alle loro spalle.cilento-workshop

Terra di miti e di poeti, la leggenda più famosa è quella dell’isola delle sirene, che secondo Omero, probabilmente vivevano proprio  sull’isoletta di fronte a Punta Licosa, nei pressi di Castellabate, dove Ulisse si fece legare all’albero della nave per ascoltare il loro canto. A Palinuro è invece sepolto il nocchiero di Enea. Durante il viaggio cadde in mare, da allora quel promontorio prese il nome di Capo Palinuro. Altro mito è quello di Giasone e gli Argonauti che si fermarono presso il santuario della dea Era alla foce del fiume Sele (l’attuale Santuario di Hera Argiva).

Ma venendo ad oggi, tante sono le località da visitare: Castellabate, reso famoso dal fortunato film; il golfo di Policastro, con la sua cittadella fortificata e il convento di San Francesco da poco ristrutturato; Sapri, con la spigolatrice in bronzo che accoglie i

Orlando di Scola

Orlando di Scola

naviganti dallo scoglio dello Scialandro immerso in un mare che non può essere più blu; Roccagloriosa con la sua area archeologica del IV secolo a.C. “città di Leo”; Agropoli e il castello angioino-aragonese che primeggia sul promontorio della città; Pioppi con il museo del mare e quello della dieta mediterranea; Velia e gli scavi archeologici con la Porta Rosa, l’unico arco greco di età classica che ci sia pervenuto in perfetto stato di conservazione. Su alcune bellezze vale la pena di soffermarsi maggiormente.

 

Il nostro tour incomincia dall’Oasi del Fiume Alento. Un’oasi di relax immersa nella natura, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano,  un’area di 3.024 ettari che comprende una diga, un lago artificiale di circa 1,7 kmq e laghsapri-4etti di importante valore ecologico.

Si tratta di un parco verde animato da fontane e ruscelli con un’area giochi per bambini, sentieri attrezzati con numerosi i punti di osservazione per l’avifauna (birdwatching). Un’area pic-nic e barbecue presso cui è possibile sostare in pieno relax. Si prosegue, poi, per le Grotte dell’Angelo di Pertosa, distano settanta chilometri da Salerno e si aprono sul fianco dei monti Alburni.

L’ingresso principale sarà presto ripristinato ed è quello maggiormente suggestivo. Si percorre un tratto del fiume sommerso Negro su di una barca fino ad un approdo dal quale si diramano tre percorsi. Il ramo turistico è lungo circa ottocento metri lungo il quale si possono ammirare imponenti gruppi di stalattiti che coprono quasi completamente il suolo. Per avanzare di un centimetro occorrono ben ottanta anni. Nei certosa-di-padulagiorni scorsi, nel meraviglioso scenario delle grotte,  è stato riproposto lo spettacolo “Ulisse in viaggio nell’Ade”. Ci attende la cittadina medioevale di Teggiano,che organizza vari seminari e manifestazioni  mirate alla promozione di un nuovo turismo per la valorizzazione di Teggiano in tutti i suoi aspetti culturali e religiosi. Visite guidate sono previste alle chiese di San Francesco, della SS Pietà, Sant’Angelo, SS Annunziata, Sant’Andrea, nonché ai musei della civiltà contadina, delle erbe e di San Cono.

Il principale attrattore della cittadina è senza dubbio il Castello Macchiaroli, appartenuto ai Principi Sanseverino, fu costruito in epoca normanna ed è fra i più importanti manieri dell’Italia meridionale. Il panorama dalle sue torri e dai camminamenti di guerra è stupendo. Nel 1485 nei suoi saloni si tenne la Congiura dei Baroni. Nel 1860 passò alla famiglia Macchiaroli che recentemente ha fatto fare imponenti lavori di restauro per adibire il castello a feste e ad eventi culturali.

La Certosa di Padula, meta del turismo religioso e culturale, non può mancare in un viaggio nel Cilento.Si tratta della più grande certosa esistente in Italia e fra le più importanti d’Europa, seconda solo a quella francese di Grenoble. Comprende  tre chiostri e ricopre una superficie di 51.500 metri quadrati. Nel 1998 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità. L’architettura prevalente è lo stile barocco. In essa si svolgono convegni ed eventi di rilevanza internazionale. Molti registi hanno scelto la certosa quale location ideale per i loro film, come “C’era una volta” con Sofia Loren e Omar Sharif. Si contano ben 350 stanze fra le più suggestive quelle della biblioteca, delle cucine e delle cantine in cui è ancora presente un torchio per il vino davvero maestoso.

Fra le migliaia di location che possono ospitare un turista in giro per i luoghi stupendile-ruve-bianche appena elencati, ne indichiamo uno: “Le Ruve Bianche” di Villammare-Bibonati a un passo dal mare (ww.leruvebianche.it), il residence inizia l’attività nel 2010, per volontà di Paola Sacco e delle cognate. Arredato in stile mediterraneo e curato nel dettaglio per  offrire agli ospiti il calore e l’ospitalità più autentica dei cilentani.

La gestione e il personale è tutto al  femminile, conferendo alla struttura il fascino dell’accoglienza e dell’eleganza. Composto da 11 appartamenti, piscina, bar panoramico e servizio spiaggia. Orlando Di Scola è il presidente dell’associazione turistica Cilentomania, che da oltre un decennio si occupa di comunicazione integrata per il territorio e svolge un’azione mirata alla conoscenza delle zone turistiche note e meno note del Cilento.

Per giungere con l’auto in Cilento, dall’autostrada del Sole A3 Salerno-Reggio Calabria si esce a Padula/Buonabitacolo; dalla Napoli-Salerno dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria si esce invece a Battipaglia e si prosegue seguendo le indicazioni per Paestum/Agropoli.