Accordo fra Modigliani Institut e Federalberghi Roma per il rilancio del turismo culturale. Tra i progetti futuri, la realizzazione di una  Casa Modigliani a Roma. Ieri, 11 dicembre, presso l’Hotel Bernini Bristol di Roma, i presidenti del Modigliani Institut Archives Légales Paris-Rome, Christian Parisot e di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, alla presenza del Presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma, Federico Mollicone, hanno presentato un innovativo progetto realizzato dalle due istituzioni per “griffare Modigliani” in oltre 30 alberghi a Roma e in altre città italiane alberghi al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana e internazionale, e la città di Roma, per la creazione della casa Modigliani.

Location di eccezione per la conferenza, l’esclusiva “Suite Modigliani” – unica al mondo – dal prossimo gennaio una proposta esclusiva per gli ospiti dell’Hotel Bernini appassionati di arte. Nell’occasione la suite è stata allestita con opere originali di Amedeo Modigliani. L’appartamento del Bernini ha, infatti, ospitato due disegni, Testa di Cariatide blu del 1912 e Ritratto di Kiki del 1915, l’opera La Femme aux Macarons del 1917, l’ultima tavolozza del celebre pittore livornese, ritrovata nel 1920 nel suo studio di Montparnasse, tre sculture in bronzo e alcune foto riprodotte su tela in grandi formati, riprodotte dal prestigioso Archives Legales Paris-Rome.

«Modigliani – ha affermato il Vice Sindaco Cutrufo in una sua dichiarazione – è stato uno dei più grandi artisti del XX secolo e lo stile unico delle sue opere  ha regalato il suo genio creativo alla storia. L’accordo siglato fra il  Modigliani Institut e Federalberghi Roma nutre ed alimenta un nuovo turismo culturale. Gli alberghi sempre di più si prestano ad essere non solo luoghi di accoglienza ma danno così la possibilità a tanti estimatori di vivere l’arte in un modo che non è usuale. In questo caso è l’arte che va incontro al turista in un movimento che inaugura un nuovo corso, che permette di vivere i monumenti e le opere d’arte che, seppur tutelati nel modo più corretto, possono essere fruiti ancor meglio da chi sceglie la Capitale come meta per una vacanza culturale».

L’accordo presentato nell’ambito delle iniziative dell’Anno Modigliani 2009, prevede che nelle hall degli hotel coinvolti, siano realizzati esclusivi corner espositivi con riproduzioni autentiche delle opere dell’artista livornese, oltre che di documenti, come le lettere autografe e le fotografie con Picasso, André Salmon e gli altri protagonisti della vita parigina di inizio Novecento: di particolare pregio le sculture in bronzo che riproducono le celebri Tète de Cariatide.

«Federalberghi Roma è sempre più impegnata a sviluppare un concetto nuovo, diverso e più moderno degli spazi alberghieri – ha detto il Presidente dell’Associazione degli albergatori romani  Giuseppe Roscioliche in questi anni vanno gradualmente trasformandosi anche in luoghi di socialità, d’arte e nuove tendenze, oltre che di ospitalità. Rendendo omaggio a Modigliani si rende indirettamente omaggio all’Italia e all’italianità: quello stile unico che incarna e contraddistingue nel mondo il made in Italy».

L’accordo con Federalberghi Roma rientra nelle attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle forze produttive romane per la realizzazione della Casa Modigliani, un’iniziativa culturale che verrà costruita interamente con finanziamenti  privati e che si pone l’obiettivo di creare a Roma uno spazio dove esporre stabilmente il patrimonio degli Archivi Modigliani realizzando mostre, convegni, seminari.

Fondamentale il coinvolgimento degli albergatori nel progetto di realizzazione della Casa Modigliani, che sviluppando conoscenza sulla vita e l’opera dell’artista livornese – che una recente inchiesta internazionale ha inserito fra i sette pittori più conosciuti nel mondo – potrebbe diventare un nuovo attrattore di turismo culturale per la città di Roma. 

«Lo spazio deve essere suggerito, vissuto dall’interno», scriveva Amedeo Modigliani guardando le forme all’interno del suo studio.  Per ricreare quell’atmosfera – hanno evidenziato il presidente del Modigliani Institut, Christian Parisot ed il vicepresidente Massimo Riposati – ci vuole l’elemento poetico, quello trascritto nelle forme, nelle opere scolpite, disegnate e dipinte, come un corollario dell’idea che prende forma sulla parete. Un clima, un ambiente dove il sogno dell’artista possa rivivere. Una storia raccontata per immagini, le foto della sua vita punteggiata di incontri, come per riviverli attraverso i suoi ritratti. La storia di un uomo vissuta attraverso i suoi momenti di peregrinazioni, di viaggi e di ripensamenti».