In principio…c’era solo l’Air France, poi sono arrivati gli imprenditori italiani, i quali hanno comunque avuto bisogno di affiancarsi un vettore-vero con gente competente e in grado gestire una compagnia aerea. All’improvviso, qualche tempo fa, sono usciti i nomi di Lufthansa e di British Airways. Ma mentre di Air France si sapeva quanto avrebbe offerto e quale sarebbe stata la sua percentuale di acquisizione della ‘nuova’ Alitalia, delle altre due compagnie non si sapeva assolutamente nulla. Non trapelava alcuna notizia concreta. Negli ultimi 2/3 giorni siamo venuti a sapere che l’affare con Air France era quasi in dirittura di arrivo e le ‘solite’ voci davano per scontato che il vettore francese avrebbe privilegiato lo scalo romano rispetto a quello milanese. A questo punto è ricomparso il nome di Lufthansa che , però, ha negato di aver mai presentato un’offerta. Mai presentato un’offerta? Ma come, ma non era il secondo contendente all’acquisto di Alitalia? E allora, se il vettore tedesco non ha mai pensato di essere il partner straniero di Cai, chi è che ha inventato questa storia? E perché, se è Cai-Alitalia a decidere autonomamente chi scegliere come partner straniero, la Lega sta invece cercando di ostacolarne le trattative con AF tirando in ballo ancora una volta Lufthansa? E Lufthansa, poi, non ha aumentato proprio ultimamente dei suoi voli in partenza da Milano?

Ma la politica non doveva mettersi da parte? Sembra di assistere ad una guerra fra Guelfi e Ghibellini’ o alla scena di una di quelle coppie che a letto tirano ognuno la coperta dalla propria parte.

Malpensa contro Fiumicino e non Malpensa e Fiumicino. Se da una parte c’è da sostenere il traffico business, dall’altra c’è un traffico turistico ugualmente importante e da difendere.

I posti di lavoro sono da difendere in qualsiasi parte del nostro paese. Questo voler essere tutto da una parte mi sembra una cosa veramente ridicola, soprattutto pensando a quanto ci costa (a tutta l’Italia) tutta la strategica e conveniente operazione Alitalia (è una mezza finanziaria sulle spalle di noi contribuenti) fatta senza che noi potessimo dire o fare nulla.

Possiamo solo augurarci che prevalga una logica del beneficio futuro collettivo, ma, per ora, da come stanno andando le cose, la vedo dura!

E intanto l’associazione europea dei vettori low cost, proprio ieri, ha presentato un reclamo alla Commissione europea contro le misure di sostegno dello Stato italiano – council tax – ritenute un sussidio illegale a favore di Cai/Alitalia. Anche qui staremo a vedere come andrà a finire…

Liliana Comandè