La IATA, l’Associazione del trasporto aereo internazionale, ha ribadito l’impegno dell’aviazione ad affrontare in modo responsabile le sfide del cambiamento climatico e ha chiesto ai governi di avere un approccio sia settoriale che globale alla riduzione delle emissioni dell’aviazione nel Kyoto 2.

 “Il trasporto aereo è un’industria globale che vanta dei buoni risultati e si propone degli obiettivi ambiziosi rispetto al proprio rendimento ambientale. Per raggiungere questi obiettivi, però, abbiamo bisogno che i governi abbiano un approccio globale”, ha detto Giovanni Bisignani, Direttore generale e amministratore delegato della IATA in un discorso al World Business Summit on Climate Change, il Vertice mondiale del settore degli affari sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo in questi giorni a Copenhagen.

 Bisignani ha chiesto ai governi di definire un approccio settoriale nel Kyoto 2 con uno sguardo globale sulle emissioni prodotte dall’aviazione attraverso l’ICAO (l’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale) e il libero accesso delle compagnie aeree ai mercati del carbonio regolamentati correttamente. Un approccio di questo genere manterrebbe delle condizioni di parità per tutte le compagnie aeree e si sostituirebbe a schemi regionali e nazionali sovrapposti.

 Un approccio globale si sostiene già su tre ambiziosi obiettivi del settore: (1) miglioramento del 25% nell’efficienza del carburante entro il 2020 rispetto al 2005; (2) uso del 10% di carburanti alternativi entro il 2017 e (3) riduzione assoluta del 50% delle emissioni entro il 2050. “Stiamo già lavorando per porci un importante quarto obiettivo: giungere al punto, nella crescita carbon-neutral, oltre il quale le nostre emissioni non cresceranno neanche se se la domanda aumentasse”, ha detto Bisignani

 

Bisignani ha proposto una tabella dei progressi che l’industria aerea deve sforzarsi di raggiungere per ridurre le emissioni. “Le emissioni dell’aviazione diminuiranno dell’8% quest’anno. Di questo dato, il 6% circa è dovuto alla recessione e il 2% è direttamente collegato alla strategia dei quattro pilastri della IATA”, ha detto Bisignani.

 

Pilastro 1 Tecnologia: L’efficienza del carburante  migliorata del 70% negli ultimi 40 anni, del 23% solo nell’ultimo decennio. Questo si deve principalmente ad aerei e motori migliori

Pilastro 2 Operazioni: “Come voliamo fa una grande differenza. I Green Teams della IATA stanno lavorando in tutto il mondo con le compagnie aeree per mettere in atto un miglioramento delle procedure. Questo lavoro consente oggi di risparmiare circa 30 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno”, ha detto Bisignani.

Pilastro 3 Infrastrutture: l’impegno della IATA nell’accorciare le rotte consente il risparmio di altri 30 milioni di tonnellate di CO2.  

Pilastro 4 Misure economiche positive: Almeno 30 compagnie aeree hanno dei programmi carbon offset, ovvero di compensazione per l’anidride carbonica emessa. A giugno, la IATA lancerà un programma di compensazione per il settore, in modo che le compagnie aeree possano offrire questa opzione ancor più ampiamente.

 

Biocarburanti: Bisignani ha voluto sottolineare in modo particolare i progressi del settore nei biocarburanti. “Tra gli aspetti più interessanti dei recenti sviluppi, ci sono i progressi che si stanno facendo nei biocarburanti sostenibili di nuova generazione. Questi carburanti hanno la possibilità di ridurre il nostro carbon footprint fino all’80%. Tre anni fa, nessuno pensava che i biocarburanti si potessero applicare all’aviazione. Il successo di quattro voli di prova effettuati l’anno scorso dimostra che i biocarburanti funzionano. Per la prima volta, l’aviazione potrebbe avere un’alternativa sostenibile ai carburanti fossili. Le compagnie aeree hanno fatto questo lavoro senza il coinvolgimento dei governi. Ma potremmo fare ulteriori avanzamenti, e molto più rapidamente, in un contesto legale e fiscale che accelerasse la ricerca e premiasse gli investimenti. I governi devono salire a bordo”, ha detto Bisignani.

 

 “Lavorare con i governi, un settore unito – compagnie aeree, aeroporti, costruttori e fornitori dei servizi per la navigazione aerea – hanno reso il trasporto aereo il modo più sicuro di viaggiare. Lavorando insieme con un approccio globale coordinato potremmo far sì che l’aviazione diventi la prima industria globale a raggiungere una crescita carbon- neutral e un modello da imitare per le altre”, ha detto Bisignani.