Antonio Bordoni.jpg piccolaSe buona parte del 2009 è stata accompagnata dalla polemica “da Ciampino non ce ne andremo mai” anche la chiusura dell’anno è stata caratterizzata dall’ennesimo fuoco pirotecnico di Ryanair. Oggetto dell’ultimo contendere è quale documento accettare per l’identificazione del passeggero sui voli domestici in quanto, secondo la tesi sostenuta dal vettore irlandese, l’insistenza con cui le Autorità italiane pretendono il rispetto delle leggi vigenti comporterebbe l’accettazione di documenti definiti dal vettore “unsecure”.

Che le compagnie aeree abbiano in più occasioni dovuto scontrarsi con leggi e regolamenti imposte dalle autorità in tutti i paesi, è un fatto noto che non desta sorpresa, ma nel caso di Ryanair lo scontro ben difficilmente rimane in sordina, dietro le quinte, ma assurge sempre agli onori delle cronache per l’irruenza e per i toni accesi usati, nonché per le minacce – quasi sempre presenti – di sospensione di taluni voli.

In quest’ultimo caso, a dimostrazione di quanto sia montata la polemica, basterà ricordare che Vito Riggio, presidente Enac, ha coinvolto il ministero degli esteri affinché presenti formale protesta  presso le autorità dell’aviazione civile irlandese.

L’oggetto della disputa riguarda l’ordinanza dell’Enac (26/2009, 79320/DIRGEN/DG) la quale fra l’altro stabilisce quali documenti ritenere validi, e quindi accettare,  per identificare il passeggero nei voli domestici italiani.

La Ryanair, che ormai ha attivato la procedura on-line di accettazione, chiede ai suoi passeggeri per ragioni di security e di safety al momento dell’imbarco alla gate di mostrare il passaporto o una ID National Card EU/EEA.

L’Enac con la sua ordinanza invece, rammentiamo che stiamo trattando di voli domestici italiani, permette l’accettazione di altri documenti oltre ai summenzionati due.

“Dal momento che questi documenti non ottemperano agli standard di sicurezza internazionali, il solo impatto che l’ordinanza avrà è di ridurre significativamente la safety e la security dei passeggeri Ryanair nell’effettuazione dei suoi voli sulle tratte domestiche italiane.” Precisa la nota di Ryanair.

Si noti il paradosso cui si è giunti con la corrente disputa: l’Enac che è l’autorità italiana che vigila e regolamenta sull’aviazione civile, in pratica viene accusata da un vettore di emanare regolamenti che potrebbero incidere sulla sicurezza dei voli. Letteralmente infatti  nel comunicato emanato da Ryanair si può leggere quanto segue: however it is entirely wrong of Enac to introduce lower safety/security measures on Italian domestic flights”.

La Ryanair ha annunciato la “temporanea” chiusura delle rotte interne italiane dal 23 gennaio prossimo, annunciando contemporaneo ricorso al Consiglio di Stato; l’Enac da parte sua ribadisce che le norme di diritto pubblico (DPR 445 , 28/12/2000, art 35) non sono derogabili da accordi contrattuali e pertanto i regolamenti emanati dal vettore al momento della vendita del biglietto aereo, sono ininfluenti ai fini dell’efficacia dei regolamenti nazionali, e per quanto riguarda la decisione di cancellare i voli, l’Enac sottolinea che una tale scelta attiene esclusivamente alla politica commerciale del vettore, secondo le regole del libro mercato.

Con ogni probabilità, dietro a questa ennesima polemica e all’insistenza con cui Ryanair chiede il rispetto di specifici documenti, vi sono problemi inerenti alla scelta effettuata dal vettore irlandese del check-in via internet,  per il corretto svolgimento del quale il software deve avvalersi di tipologia di documenti standard e non variegati.

Antonio Bordoni

 

“We sincerely regret any inconvenience that this measure will cause to our Italian domestic passengers. However it is entirely wrong of ENAC to introduce lower safety/security measures on Italian domestic flights than the safety and security measures which already operate successfully on all Ryanair’s intra-EU flights and Ryanair’s domestic flights in every other EU country. Since these ID requirements are agreed by all passengers, there is no justification for ENAC to interfere in Ryanair’s security process.

 

“Ryanair’s passport/ID card policy has been approved by every other EU country, including ENAC itself some four years ago. ENAC’s unlawful insistence that Ryanair should accept other (less secure) forms  of ID on Italian domestic flights, which our crews and our handling agents may be unfamiliar with, reduces safety and security in a manner which is unacceptable to Ryanair, our crews and passengers.

 

“Ryanair regrets this latest attempt by ENAC to unlawfully interfere in the manner in which Ryanair operates its flights, or to alter agreements which are freely entered into between passengers and Ryanair at the time of booking. We will be appealing this ENAC Ordinanza in the Consiglio di Stato and remain hopeful that the Consiglio di Stato will dismiss this unlawful attempt by ENAC to interfere in Ryanair’s operations and to reduce the level of safety and security enjoyed by all Ryanair passengers and flights across Italy.”