In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, oggi  alle ore 10.00 presso la Sala Zanardelli del Complesso del Vittoriano di Roma, il Ministero del turismo promuove un convegno sul turismo intitolato “Il viaggio in Italia: 150 anni di emozioni”.

E proprio dalle emozioni che solo l’Italia con le sue eccellenze paesaggistiche,  ambientali, artistiche, culturali ed enogastronomiche riesce a risvegliare, il Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, intende partire per riflettere sul tema del ‘viaggio’.

L’Italia è stata a lungo un mito prima di diventare uno Stato. Ma da quand’è diventata uno Stato non ha smesso di essere un mito. Per secoli il viaggio in Italia ha rappresentato una tappa fondamentale nella formazione delle élites europee, e non solo europee: poeti, artisti, scrittori, filosofi e scienziati sono venuti nel nostro paese per scoprire il nostro immenso patrimonio.

La nascita del turismo moderno, più o meno in contemporanea con l’unità nazionale, non ha fatto cessare,  semmai ha ampliato lo spettro delle impressioni e delle emozioni che il viaggio in Italia è in grado di generare.  Proprio questo è il tema del convegno, “Il viaggio in Italia: 150 anni di emozioni”, che intende analizzare le caratteristiche di un mito culturale che resiste agli effetti corrosivi della modernità e della globalizzazione.

Vi sono mille ragioni che possono spingere un turista, da qualunque continente provenga, prima a scoprire e poi ad amare l’Italia. E non solo perché il nostro Paese custodisce una parte significativa dei tesori d’arte esistenti al mondo, migliaia di musei, di chiese, di siti archeologici e di città storiche, ma anche perché offre splendidi itinerari e una varietà di paesaggi capaci di evocare impressioni sempre nuove e diverse.

Passano i secoli, mutano le sensibilità, ma le emozioni e il fascino che l’Italia e le sue eccellenze sanno suscitare restano e raccontano, con intensa passione, l’unicità di una terra e di un popolo straordinario, sempre capaci di sorprendere e di farsi amare.Indimenticabili le sensazioni di un viaggio nel Bel Paese: statisti o poeti, scienziati o filosofi, pittori o attori, ognuno di loro, in Italia ha ritrovato una parte di sé.

“Un tale splendore di colori, profumi, vedute e benessere non li ho mai avuti tutti in una volta” (Sigmund Freud)

“L’anima mia ardeva, Italia, mia Italia, al tuo nome: e quando uscii […] e vidi la terra agognata della mia vita, risi come chi ha conquistato un gran trofeo” (Oscar Wilde)

“Tutti noi, nel senso più vasto, dobbiamo qualcosa all’esperienza italiana. E’ un fatto storico straordinario: ciò che siamo e in cui crediamo ha avuto origine in questa striscia di terra che si protende nel Mediterraneo” (John Fitzgerald Kennedy)

“Il problema con l’Italia è che è troppo bella. Perché preoccuparsi di dipingere quando si ricava un tale piacere semplicemente guardandosi intorno?” (Pierre-Auguste Renoir)

  

“IL VIAGGIO IN ITALIA: 150 ANNI DI EMOZIONI”

Coordina i lavori: Bruno Vespa

Interventi: Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani, Maria Teresa Benedetti Storica dell’arte, Filippo Maria Battaglia Giornalista e scrittore, Heinz Beck Chef del Ristorante La Pergola Rome Cavalieri, Mario Morcellini Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sapienza Università di Roma  

Conclude: On. Michela Vittoria Brambilla Ministro del Turismo