Termini tecnici del linguaggio turistico.

 

GAP

Vocabolo originario dall’antica lingua norvegese col significato di:  crepaccio, abisso. In senso tecnologico vuol dire: divario, scarto, distanza  e simili. Nell’ambito turistico, il vocabolo viene usato quasi esclusivamente nel lessico giornalistico, corsi di aggiornamento tecnico, meetings culturali, nelle espressioni:  il gap tra lo sviluppo turistico europeo e africano è enorme.

Esiste però un particolare significato tecnico nel comparto aereo secondo il quale  gap vuol dire  soluzione di continuità e sta ad indicare quella parte di un itinerario aereo che comporta lo spostamento con mezzi che non siano servizi regolari ( eccetto le soluzioni causate dalla distanza tra due aeroporti che servono la stessa città: ad es. Milano Linate e Milano Malpensa.

 

GIRO DEL MONDO

Vocabolo originario dall’antica lingua è ovvio in qualunque lingua, tuttavia per il settore aereo richiede una peculiare spiegazione sul come. Infatti in base ai regolamenti IATA il mondo si deve considerare diviso in tre aree: la n. 1 comprende le due Americhe, la n. 2 comprende l’Europa e l’Africa e la n. 3 comprende l’Asia e l’Australia.

Un aeromobile pertanto per effettuare il giro del mondo dovrà toccare le tre aree. Il giro del mondo allora consiste in un viaggio aereo essenzialmente circolare in cui il passeggero non torna mai indietro ma proseguirà sempre nella stessa direzione fino ad arrivare allo stesso punto di partenza.

 

G.M.T.

Le tre lettere costituiscono le iniziali dei vocaboli  Greenwich Mean Time (= tempo medio di Greenwich). Greenwich sobborgo sud-orientale della  grande Londra, viene considerato come  meridiano zero ed origine delle longitudini; pertanto i  fusi orari ad oriente di Londra recano il segno distintivo +, mentre ad occidente il segno è – ( da 1 a12 ovviamente). La suddetta precisazione è importante poiché, nel settore aereo, gli orari di partenza e di arrivo vengono considerati sempre come  tempo locale (=local time)

 

GRUPPO (G.V.)

In base all’art. 37 della Convenzione internazionale tra la FUAAV e l’AIH viene considerato gruppo, un minimo di 11 partecipanti. Per il settore aereo invece, può essere considerato gruppo anche 4 persone viaggianti insieme. Comunque, per qualunque fornitore di servizi, la tariffa applicata è proporzionalmente all’entità del gruppo. L’espressione idiomatica usuale, per quanto concerne il prezzo del trasporto aereo, è Group Fare. Dal punto di vista grafico, per esprimerla tariffa di gruppo si usano le varie sigle: GV 4 oppure GV 6 sono le iniziali di GROUP e VOYAGE, cioè viaggio in gruppo. Si noti tuttavia l’anomalia lessicale della locuzione per l’uso congiunto di un vocabolo inglese (= group) e di un vocabolo francese (=voyage)

 

G.S.A.

Sono le iniziali dei vocaboli General Sales Agent (= Agente Generale di vendita) . Si tratta della che rappresentano una Compagnia aerea in una località in cui questa non ha uffici di rappresentanza o di vendita. Un’agenzia di viaggi che è concessionaria IATA non può essere un General Sales Agent e qualora quest’ultimo desiderasse diventare concessionario IATA per la vendita della Biglietteria aerea provvigione più elevata della consueta, concessa agli agenti IATA, a compenso dell’attività svolta a favore della Compagnia aerea rappresentate.

 

GUIDA TURISTICA

Secondo la definizione più comune dei glottologi, è  guida “ chi precedendo o accompagnando mostra o insegna la via da seguire”. In base alla legge quadro sul turismo, all’art. 11 comma terzo:

 e’ guida turistica chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nelle visite ad opere d’arte, a musei, a gallerie, a scavi archeologici, illustrando le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali” Le varie disposizioni regionali stabiliscono inoltre che la  guida turistica può esercitare la professione nell’ambito della città dove risiede o, talvolta, con l’estensione al circondario provinciale.

 

HALL

Sostantivo inglese, di origine indo-europea, con vari significati:  saòla, municipio, tribunale ecc…

Nel linguaggio turistico con la parola Hall  ( pron. hol) si intende l’ampio salone di ingresso-soggiorno negli alberghi. Grammaticalmente il genere è femminile; si dirà pertanto LA HALL, UNA HALL oppure NELLA HALL ecc…

La denominazione  Town-hall sta invece ad indicare il Palazzo Municipale  di una città.

 

HAPPENING

Sostantivo della lingua inglese che deriva dal verbo to happen (= avvenire, accadere).

La traduzione letterale in italiano è dunque:  avvenimento. In senso lato significa anche  manifestazione, rappresentazione,  che può essere politica, religiosa, sportiva o folcloristica. e’ di uso comune ( non solo nel lessico turistico) l’espressione idiomatica:  è un happening che non bisogna farsi sfuggire.

 

HOLDING

Il significato letterale è: possesso, patrimonio, ma in base all’attuale, comune significato, si tratta di una Società finanziaria ( anche internazionale) che detiene la maggioranza azionaria e controlla l’attività di un gruppo di imprese.  Il vocabolo holding è noto in ogni comparto economico e dunque anche turistico, dove esistono Società con tale figura giuridica.

 

HOLIDAY-INN

Questa parola composta della lingua inglese, che separatamente significa vacanza e locanda, in realtà  è  la denominazione di una catena alberghiera solitamente di categoria lusso o 5 stelle e come tale è conosciuta in ogni comparto turistico italiano e internazionale.

Il solo vocabolo  solida, pur essendo conosciuto nel mondo turistico italiano, tuttavia non è usato nel linguaggio corrente.

 

HOSPITALITY DESK

Talvolta, entrando nella Hall di un albergo, si trova un tavolo  riservato con la scritta hospitality desk ( = tavolo per l’ospitalità), unitamente al nome dell’Agenzia organizzatrice del  viaggio. Si tratta di un servizio di informazione ( e spesso di vendita di gite facoltative) ovviamente non per tutti i clienti dell’albergo, ma per quel determinato gruppo di turisti che stanno effettuando il viaggio organizzato dal Tour-operator il cui nominativo è evidenziato nello stesso cartello dell’hospitality desk. Di questo servizio solitamente se ne occupa il tour-escort o accompagnatore al quale l’Agenzia organizzatrice del viaggio concede sovente di interi proventi che ne derivano, o parte di essi secondo gli accordi prestabiliti. L’accompagnatore pertanto, non può organizzare  in proprio  un’hospitality-desk poiché ciò è proibito per legge e per conseguenza contrasterebbe con l’etica professionale.

 

HOSTESS

Secondo l’etimologia, il vocabolo ha origine dalla lingua latina ( Hospitem), cioè colui che accoglie in casa un forestiero. Essendo divenuto comune a molte lingue è ormai internazionalmente conosciuto e viene comunemente usato per indicare le  assistenti di volo.

Per analogia mantiene lo stesso nome ( hostess) il personale femminile impiegato su altri mezzi di trasporto come autopullmans e navi; tuttavia se ne fa largo uso anche nel settore industriale e commerciale durante congressi, meetings, manifestazioni varie.

 

Continua….