Termini tecnici del linguaggio turistico.

KICK-OFF DINNER

Questa espressione idiomatica della lingua inglese, se considerata in senso strettamente letterale, vuol dire calciare o prendere a pedate la cena con l’ovvio significato di rifiutare una cena indubbiamente cattiva o di pessima qualità.

Curiosamente però, tale locuzione, viene ormai comunemente usata con significato diametralmente opposto nel settore della ristorazione, con la specifica idea o concetto di iniziare un banchetto o un pranzo di lavoro col quale viene inaugurato un meeting, una manifestazione od un congresso di qualunque specie e quindi anche turistico. Solitamente kick-off dinner si trova nei programmi di partecipazione e può considerarsi stretta parente della più nota locuzione farewell dinner; cioè banchetti di gala o cena di commiato con cui si chiude un viaggio o una manifestazione congressuale.

 

KINDERHEIM

Probabilmente è l’unico vocabolo tedesco ( di origine indoeuropea)  assai noto e comunemente usato nel linguaggio turistico di espressione italiana e internazionale.

Il termine si trova quasi sempre nei depliants dei villaggi turistici allorché viene specificato che il villaggio è dotato di ogni confort e fornito anche di un kinderheim, cioè di un luogo ( situato nello stesso villaggio) separato e riservato ai bambini che usufruiscono di una continua assistenza, per tutto il periodo di soggiorno nel villaggio medesimo.

Esistono anche appositi edifici, costruiti con particolari accorgimenti, che accolgono esclusivamente bambini e adolescenti durante il periodo delle vacanze. Per tal motivo sono denominati Kinderheim il cui significato letterale è appunto casa dei bambini.

 

KIT

Questo vocabolo del lessico inglese non ha una specifica attinenza col settore turistico, dato che il significato letterale è: borsa, attrezzatura, equipaggiamento. Nei suoi composti con tool e bag acquista i significati rispettivamente di borsa per utensili e sacca sportiva. Per analogia la parola kit si usa per indicare tutto il materiale esposto in una vetrina a scopo pubblicitario, quindi vetrofania. L’uso del vocabolo nei giornali, conferenze, corsi di aggiornamento per particolari settori di marketing è abbastanza frequente anche se di recente acquisizione.

 

KNOW-HOW

Locuzione inglese che letteralmente significa sapere come. Si tratta di un concetto polivalente, implicante conoscenza di processi organizzativi e produttivi, accompagnati da una lunga attività operativa. L’espressione idiomatica (know How) è di uso frequente nei periodici di categoria, nei convegni di studio e a carattere turistico-culturale.

 

LAND ARRANGEMENT

Nell’organizzazione di un viaggio, a lungo o breve raggio, solitamente concorrono due componenti fondamentali: il trasporto aereo e i servizi a terra: sistemazione alberghiera, trasferimenti,visite turistiche, escursioni, ristorazione ecc.

Tutti questi servizi vengono sinteticamente definiti con la locuzione inglese: land arrangement; assai nota  peraltro nel comparto turistico agenziale e aereo.

L’organizzazione dei land-arrangements è indispensabile per l’emissione della biglietteria aerea a tariffa speciale come nel caso degli Inclusive Tours (I.T.) sia per turisti individuali che per turisti viaggianti in gruppo.

 

LIFT

L’etimologia del vocabolo sembra di origine tedesca e deriverebbe, secondo alcuni glottologi, dal tedesco luft (= aria). Si tratterebbe dunque di una macchina che serve per sollevare in aria. In italiano il vocabolo corrispondente è ascensore o montacarichi.

Assai note comunque (specie nel comparto alberghiero) sono le parole composte: lift-boy e lift-man; cioè la persona addetta al funzionamento o alla manovra dell’ascensore.

Parimenti nota è la parola composta ski-lift, di origine inglese ma da considerarsi neologismo per l’italiano col significato sciovia.

 

LINEA

Lo specifico significato turistico del vocabolo viene desunto dal senso dinamico. Sono note infatti le locuzioni servizio di linea (aerea – ferroviaria – marittima – automobilistica). Si tratta pertanto di un percorso o itinerario seguito da mezzi di trasporto (solitamente per passeggeri) con orari e soste prestabilite.

L’espressione volo di linea inoltre si usa per precisare che non si tratta di un volo- charter.

La differenza tra i due voli consiste principalmente nel fatto che al volo charter possono accedere soltanto i passeggeri componenti un determinato gruppo e possono fruire dell’aereo ad uso esclusivo. Talvolta il volo charter viene anche denominato volo speciale, ma soltanto per distinguerlo dal volo di linea.

 

LOAD-FACTOR

Questo termine tecnico inglese viene frequentemente usato, sia in occasione di conferenze e sia dalle pubblicazioni specializzate del comparto industriale e commerciale e quindi anche turistico.

L’ovvio significato è : coefficiente di carico; ma pur riferendosi anche al settore merci; per il turismo si attribuisce esclusivamente al trasporto dei passeggeri, con il preciso significato di indice di occupazione posti. Naturalmente questo problema altamente scientifico riguarda tutti i vettori: aerei, terrestri e marittimi. In senso lato, dunque si tratta di una statistica importante nel comparto del trasporto in base alla quale può essere orientata tutta una politica aziendale.

 

LOCAL TIME

Espressione linguistica assai frequente presso le Agenzie di viaggio  le compagnie di trasporto (specie nel settore aereo). Per local time (= orario locale) si intende l’orario di arrivo di un aereo in un determinato aeroporto. Tale indicazione è importante soprattutto quando si devono percorrere notevoli distanze con l’attraversamento di vari fusi orari. Se ad esempio un aereo parte da Roma a mezzogiorno e arriva alle ore 10 (di una determinata località) del giorno seguente, potrebbe sembrare che l’arrivo a destinazione avvenga due ore prima della partenza; allora, per non generare confusioni, unitamente all’orario di arrivo (= local time) si aggiunge un asterisco, che indica il giorno successivo a quello della partenza.

LODGE

Il significato letterale è alloggio, casetta. Nel settore turistico col vocabolo lodge si intende albergo, solitamente di modeste condizioni, situato in zone o regioni turisticamente allo stato primordiale ma interessanti per la flora e la fauna circostante. Talvolta il lodge è costituito da un certo numero di bungalows, di modesto comfort, dislocati attorno a un nucleo centrale. Esistono anche i travel-lodges molto simili alla catena dei motels.

 

LOST AND FOUND

Traduzione letterale: perduto e trovato. Si tratta del participio passato dei due verbi inglesi to lose (pron. tu lus) e to find ( pron. Tu faind). In realtà con tale locuzione si intende un ufficio, che solitamente si trova presso tutti gli aeroporti, dove vengono denunciati o custoditi gli oggetti smarriti dai viaggiatori. Generalmente si tratta dei bagagli del cui trasporto e custodia è responsabile il vettore aereo.

 

LOUNGE

Vocabolo poco noto presso le Agenzie di viaggio; più frequente invece nel settore alberghiero appunto perché come termine tecnico significa sala d’albergo, ma non necessariamente la sala principale che solitamente si trova all’ingresso di ogni albergo. Quest’ultima è più comunemente conosciuta col vocabolo di Lobby oppure Hall, Familiari sono infatti le espressioni: ci vedremo alla tale ore nella Hall o nel Lobby dell’ Albergo.

A titolo di curiosità ricordiamo che il verbo inglese to lounge significa bighellonare, gironzolare ed anche stare in panciolle. Atteggiamenti o modi di comportarsi questi, consueti in una sala d’albergo.