di Liliana Comandè.

Uno splendido ed enorme paese dove l’uomo è quasi un intruso e la natura la fa da padrona.

Se pensate che la terra sia sovrappopolata, allora andate in Namibia e vi troverete in un altro pianeta. Questo grande paese, situato nella parte occidentale dell’Africa Meridionale, è infatti esteso per 824 mila Kmq, cioè quasi come Italia e Francia messe assieme ed una popolazione che non arriva neppure a due milioni di abitanti.

Potrete viaggiare per ore ed ore lungo la buona rete stradale senza incontrare nessuno e se incrociate un’altra macchina è doveroso un saluto.

E’ più facile imbattersi in branchi di struzzi o di antilopi, che di essere umani. Potete vedere il deserto più antico del mondo, il Namib, nella sua versione di sabbia o pietre, addentrarvi nei canyon del Fish River, ammirare la “welwiitschia mirabilis”, uno strano cespuglio appiattito che punteggia sparso il deserto e che è in grado di sopravvivere per mille o duemila anni.

Potete vedere la costa più incredibile del mondo, la Skeleton Coast, deserto di sabbia che sprofonda nel mare dove la nebbia ristagna di notte e fino Namibia foche 3

al tardo mattino, mentre il vento muove le dune in un concerto di scricchiolii e sussurri misteriosi. Nebbia provocata dall’impatto tra la corrente fredda del Benguela che risale lungo i quattromila chilometri di costa e le circostanti acque sempre più calde verso il tropico.

La riva è punteggiata da scheletri di navi arenatesi qui nei secoli scorsi e dalle ossa dei grandi cetacei finiti prigionieri sulle spiagge. Un mare freddo in un paese caldo, dove il bagno è pressoché impossibile e dove non potranno mai sorgere villaggi di vacanze, così da poter mantenere intatto il suo fascino all’infinito.

In compenso, un mare ricco di vita, di pesci, che richiama enormi masse di mammiferi marini: a Capo Cross, infatti, potrete vedere in uno spazio ristretto, 80 o forse 100 mila foche agitarsi, riposarsi, tuffarsi compatte in battaglioni nelle acque per loro accoglienti.

Potete visitare il Parco Etosha, 22 mila Kmq, esteso come una regione italiana, con enormi distese di laghi salati più o meno disseccati, a seconda della stagione, ma anche con vegetazione che ospita grandi branchi di erbivori quali zebre, antilopi, gnu, elefanti e così via, nonché leoni, leopardi e ghepardi.

Potete alloggiare in lodges sperduti nell’immensità, circondati ciascuno da castissime proprietà, ma tutti confortevoli e gestiti da europei (la Namibia era una colonia tedesca), boeri sudafricani, belgi provenienti da quello che era lo Zaire, ex Congo belga.

La Namibia è un tranquillo paese multietnico, dove le varie popolazioni convivono pacificamente. Il popolo più numeroso è quello degli owambo, originario della parte settentrionale; vi sono poi gli himba – forse il popolo più noto per la bellezza delle sue donne – e che vivono sulle montagne, poi i boscimani, gli herero, le cui donne indossano vistosi ed ampi vestiti, esempio di sincretismo tra la moda ottocentesca europea e la vivacità coloristica africana.

E ancora mulatti originati da incroci tra boeri, immigranti olandesi, e le belle donne degli ottentotti e, infine, gli europei.

La Namibia non è solo natura selvaggia, vi sono anche sorprendenti città, come la capitale Windhoek, con case tradizionali dai tetti spioventi che sembrano qui catapultati dal Nord Europa, modernissimi alberghi e centri commerciali.

O come Swakopmund, accogliente località marina con ottimi alberghi e anche un casinò. Insomma, la Namibia è un paese dalle molte incredibili facce, adatto per i veri viaggiatori più che per le masse anonime di turisti.

Namibia, paese sorprendente che unisce l’anima africana a quella tedesca. natura selvaggia ma anche  ordine e pulizia. Un mix di culture che in questa grande nazione convive pacificamente rendendola sicura e ospitale.