di Liliana Comandè.

Isole completamente diverse l’una dall’altra e così vicine all’Africa più che alla Spagna alla quale appartengono.

Le Canarie, le sette favolose isole emergenti dell’Oceano Atlantico, oltre a qualche isolotto disabitato, colpiscono spesso la fantasia del potenziale turista con l’immagine di terre gremite da turisti, soprattutto tedeschi. Ma non è così, e, a questo scopo, è bene illustrarle oltre che dal punto di vista turistico, anche da quello storico.Gran Canaria

Note ai Romani con il nome di isole Fortunate, furono conosciute forse già dai Fenici nel IV sec. A.C. Gli Europei le considerano isole leggendarie fino a quando alla fine del XII secolo non le riscoprì il nobile genovese Lanzarotte Maloncello, il cui nome è rimasto ad una delle isole stesse: Lanzarote.

Vennero raggiunte nel ‘400 da navigatori francesi, furono esplorate dai veneziani e contese a lungo tra Portogallo e Spagna che, massacrata gran parte della popolazione autoctona, divenne nel ‘500 padrona di tutto l’arcipelago.

 

Punto di raccordo tra l’Europa e il Nuovo Mondo, le Canarie facilitarono il viaggio di Colombo verso le Bahamas e resero possibile la diffusione in America di varie specie di animali e piante dopo un periodo di acclimatamento nell’arcipelago. Tornando al nome, la leggenda vuole che le isole fossero, invece che di canarini popolate da cani.

Raggruppate in due provincie e considerate alla stessa stregua delle provincie metropolitane spagnole, si dividono in isole occidentali (provincia di Santa Crux di Tenerife) e isole orientali (provincia di Las Palmas). Il clima, molto

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regolare, non ha mai escursioni termiche marcate per cui va da un minimo di 18° ad un massimo di 28° tutto l’anno. Da Oriente ad Occidente appaiono al primo posto le due meno elevate: Lanzarote, che ha paesaggi strani e irripetibili e Fuenteventura con immense pianure e spiagge interminabili.

Segue Gran Canaria, rotonda, con profilo di Piramide che si eleva fino a 2000 metri sopra il livello del mare. Poi viene Tenerife la più grande e la più alta, coronata dal vulcano Teide (711 m), poi ancora Gomera, più piccola delle precedenti e con una superficie accidentata piena di sorprese.

 

104Segue La Palma un gioiellino anche montagnoso e. finalmente,El Hierro, la strana isola per la quale passò il primo Meridiano che indicava l’estremo più occidentale del mondo conosciuto prima della scoperta dell’America.

 

Dirupi, coste, zone vulcaniche, flora millenaria oltre al folklore, la musica, l’artigianato, la gastronomia, i prodotti del mare: tutto ciò offrono queste splendide isole dotate di una perfetta ricettività alberghiera e definite “continente in miniatura”.

L’architettura tradizionale canaria si ispira a fonti andaluse e portoghesi, l’artigianato della terracotta deriva da antiche guanches, l’arte di far cesti ha proprie caratteristiche, il ricamo è basato su tecnica di sfilatura della stoffa e non è da dimenticare la storica abilità dei falegnami di Tenerife. sombrero-del-teide

 

 

Strutture alberghiere, complessi residenziali, ville e appartamenti non difettano. Festival, mostre, cinema, campionati di golf, ippica, completano il quadro di un soggiorno che molti forse credono irrealizzabile, mentre le ottime varie condizioni offerte delle agenzie turistiche riscontrano sintomaticamente un incremento del turismo.