Di Liliana Comandè.

Un mare favoloso a poche ore di volo dall’Italia

Un mare stupendo, dai colori che vanno dal celeste chiaro all’azzurro, popolato di pesci multicolori, dove si può fare il bagno quasi tutto l’anno, e i meno freddolosi sempre. Paradiso dei subacquei e anche di chi si limita a dare un’occhiata sott’acqua facendo diving.

Scogliere coralline e grandi spiagge ci attendono a poche ore di volo da casa. Stiamo parlando di Sharm ek Sheikh, località turistica divenuta alla moda da molti anni, il cui mare splendido e la sabbia cangiante ne fanno nuovamente una delle mete più richieste, non solo dal mercato italiano.

Gradevole per un soggiorno, con la sua passeggiata a mare su cui si affacciano grandi alberghi con vasti spazi, verde, piscine, negozi moderni con prodotti europei e di artigianato arabo egiziano.

Ma passiamo oltre l’abitato, che appena interrompe quella che noi continuiamo a chiamare spiaggia, cioè il deserto del Sinai, che si estende sterminato dinanzi a noi affascinante e ricco di attrattive almeno quanto il mare, seppure, ovviamente, diverse.

Un deserto tutt’altro che monotono, dove oltre le distese sabbiose, su terreni aridi spuntano solo rare piante di acacia.

Ci si addentra tra montagne con rocce incombenti sopra strette valli costituite dagli alvei di torrenti che, talvolta, si alimentano con acque impetuose, in un paesaggio spesso multicolore e cangiante nel corso della giornata, a seconda del grado di illuminazione solare.

Luoghi ideali per una escursione in cammello, o per una cena beduina nell’incanto della notte.

Ma l’esperienza più emozionante è costituita da una escursione al monastero di Santa Caterina e al Monte Sinai.

Da Sharm el Sheikh si giunge al monastero in auto o in pullman su una strada asfaltata in circa due ore e mezzo di viaggio.

Il monastero, circondato da alte mura, fu fatto erigere nel VI secolo da Giustiniano, imperatore romano di Bisanzio, per custodire le reliquie di Caterina, martirizzata ad Alessandria all’inizio del IV secolo con il supplizio della ruota.

Una suggestiva fortezza della fede cristiana, rispettata nei secoli dai nomadi pagani e poi dai mussulmani e poi abitata da monaci greco-ortodossi.

All’interno si può ammirare una collezione di artistiche icone.

Qui è la base di partenza per l’ascesa al monte Sinai, dove Mosè sentì la voce tonante e

profonda di Dio che gli dettava i Dieci Comandamenti.

La santa cima è alta 2250 metri ed è raggiungibile camminando per circa due ore e mezzo su un sentiero, percorribile anche con il cammello, ed una lunga scalinata scavata tra le rocce.

Sulla vetta una cappella dedicata alla SS Trinità e la grotta dove Mosè si sarebbe riparato.

Attorno un panorama mozzafiato sui monti circostanti e sul deserto, specie all’alba e al tramonto.

Torniamo a Sharm el Sheikh, consigliabile per una vacanza rilassante, prima e dopo la passeggiata mistica, scegliendo fra le varie offerte che i T. O. italiani propongono a chi predilige un mare cristallino ricco di coralli multicolori, di pesci variopinti a poche ore di volo dall’Italia.