Dopo un periodo di dati positivi’ per la Capitale, ecco un freno dei consumi culturali e del turismo legato a questo settore. Nel 2012 a Roma si e’ verificato un calo dell’8% dei consumi culturali. Leggiamo meno libri, andiamo meno di frequente a teatro o al cinema, rinunciamo ad un concerto. Cosi’ registra il rapporto Federculture che ha elaborato dati Istat. Un dato shock per la cultura e il turismo della Capitale d’Italia.A fronte di questa realta’ Roma ha il dovere e l’ obbligo di tornare a dare la meritata dignita’ alla sua storia, al suo patrimonio storico e archeologico, ai suoi musei, alle sue opere d’arte e alle sue prestigiose Istituzioni culturali. Ha il dovere e l’obbligo di recuperare un ruolo internazionale di prestigio. Roma e’ di per se’ un ”organismo” culturale. ”Cosi’ il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel corso del suo intervento in occasione della presentazione del Rapporto Annuale Federculture 2013 iPer Marino e’ per questo motivo che deve sentire l’ impegno, piu’ di ogni altra Capitale al mondo, di porre al centro della sua visione la cultura, per crescere e svilupparsi. Ma evidentemente – ha aggiunto – qualcosa negli anni si e’ spezzato. Berlino, Birmingham, Manchester o Barcellona sono solo alcuni esempi di citta’ dove le politiche culturali hanno portato progresso e maggior benessere”.