di Manuela Ippolito
Rivolta, Confcommercio: il Governo deve prendere di petto il problema. Tutelare la città è anche interesse delle compagnie di navigazione, si alle Green Ships
Venezia non può separarsi dalle navi da crociera.Questo il messaggio del convegno Federagenti/ Confcommercio sulle grandi navi in laguna. Le categorie economiche del mare, del commercio e i pubblici esercizi hanno fatto il punto sui motivi per cui vale la pena, in modo sostenibile, puntare sulle grandi navi a Venezia. L’evento ha visto la collaborazione di Fincantieri, Federagenti, Assoagenti Veneto e Assoporti.
“Siamo pronti a sottoscrivere il protocollo con Assoporti e Federagenti – ha detto Francesco Rivolta, Direttore Generale Confcommercio- per sollecitare il Governo a prendere di petto il problema dell’accesso delle grandi navi da crociera nella città di Venezia, ma non a fermarci alla semplice sottoscrizione bensì ad agire per la migliore e più rapida soluzione del problema E’ indubbio infatti che Venezia non può perdere il suo ruolo eminente nel traffico crocieristico internazionale; come giustamente sottolineate, la perdita di questo ruolo provocherebbe danni irreparabili a tutta l’economia dell’intero Mediterraneo Orientale.Non solo della Laguna, né solo dell’Alto Adriatico, poiché Venezia è il polo di attrazione e di riferimento per il traffico crocieristico dell’intera area mediterranea orientale, fino all’Egeo.Tutelare la città è il primario interesse dei suoi cittadini ma lo è anche delle Compagnie di navigazione, degli Agenti, dei gestori delle attività portuali, delle imprese cantieristiche e, naturalmente, di tutte le altre attività dell’accoglienza, del turismo, del commercio e dei servizi connesse al traffico crocieristico.Sarà perciò necessario mettere in campo iniziative e progetti adeguati, condivisi da tutti i soggetti interessati e facilmente cantierabili, scelti chiamando in causa, con un bando internazionale, le imprese eccellenti che operano già con successo nel settore”
Il 70% dei veneziani vede le crociere come opportunità
Dai dati emersi di Community Media Research 2014 si evince come per il 70% dei veneziani le crociere sono un’opportunità, solo meno del 10% dei veneziani pensa che il passaggio delle Grandi Navi sia il problema principale di Venezia e per quasi il 60% dei cittadini i danni economici sarebbero altissimi. Interessante il dato che evidenzia come fra il 67 e l’83% dei veneziani pensano che le istituzioni si impegnino poco per risolvere la questione.
Le associazioni evidenziano come un home port lascia ricadute alla città, infatti a Venezia si imbarcano e sbarcano il 17% del totale dei passeggeri che sceglie una crociera che parta dall’Italia, segnando 284 M€ di spesa locale, 440 M€ globale con maggiori ricadute locali: alberghi e ristoranti (33%), trasporti (17%), negozi (15%)
Vantaggi e inquinamento. Le proposte per unire economica e tutela
Le navi incidono in percentuale marginale sull’inquinamento dell’aria in Laguna Il porto è all’avanguardia per la sostenibilità ambientale e il Venice Blue Flag.Nessuna nave da 40K GRT nella lista delle navi più green (A e B+) di FOE (e meno del 30% sotto le 90K GRT)
Da Settembre 2015 le nuove navi saranno EEDI (IMO Marpol Annex VI): – 30% CO2 progressivamente. Non esiste una contrapposizione fra la difesa di Venezia e le grandi navi: esiste la soluzione capace di coniugare economia e tutela della città. Quale? Secondo il convegno bisogna accelerare i tempi della soluzione home-port più veloce e funzionale: il progetto Contorta con l’uso della stazione Marittima, garantire la tutela ambientale e naturalistica con l’esame VIA, sviluppare un programma di norme di sicurezza al transito (non solo nel periodo transitorio) sempre più aggiornate e severe e /ammettere solo le Green Ships.