Petra, Giordania, rivela al mondo una nuova scoperta archeologica, portata alla luce dagli archeologi Sarah Parcak e Chris Tuttle e documentata in uno studio pubblicato sul Journal of American Schools of Oriental Research (BASOR). Posta a circa 800 metri a sud del famoso Tesoro di Petra, questa scoperta conferma al mondo che ciò che è stato sinora portato alla luce a Petra non è che una parte visibile dell’antica capitale dei Nabatei.
L’utilizzo di Google Earth, dell’imaging satellitare e dei droni ha permesso di svelare questo nuovo monumento. Anche se non sono ancora iniziati i lavori di scavo, nel sito sono state rinvenute ceramiche risalenti a oltre 2100 anni fa.
Sua Eccellenza Lina Annab, nuovo Ministro del Turismo e delle Antichità ha dichiarato: “La scoperta di nuovi monumenti a Petra così significativi ci porta gioia e stupore. Il fatto che il progresso tecnologico ci permetta di ampliare le conoscenze della nostra storia è fondamentale per investire ulteriormente nel futuro e per essere in grado di vedere e svelare il nostro passato”.
“Questa scoperta – continua Lina Annab – ci avvicina maggiormente al nostro patrimonio storico e archeologico, ci permette di comprendere la civiltà dei Nabatei e ci spinge a approfondire le ricerche con i droni, le immagini satellitari e gli scavi archeologici nella speranza di portare alla luce altri tesori nascosti della Giordania. Siamo anche molto contenti di vedere l’entusiasmo con cui questa straordinaria scoperta è stata accolta a livello globale, e ciò fa ben sperare per l’industria del turismo in Giordania “.