Da domani alle 10 i tesori e i misteri dell’ultima tomba in ordine di tempo Il defunto semisdraiato a banchetto.jpg 2ritrovata a Sovana potranno essere “scoperti” dai visitatori. La Tomba dei Demoni Alati a Sovana, collocata all’interno del Parco archeologico della Città del tufo, sarà infatti aperta al pubblico a conclusione di una serie di lavori condotti dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana.

Attribuita alla seconda metà del III secolo a. C., rappresenta l’esempio più significativo oggi conosciuto di tomba ad edicola con figura di personaggio adagiato sul letto funebre. Posta al centro di una terrazza larga circa otto metri, la tomba si presenta  come un grandioso blocco cubico scolpito nel tufo, sulla cui fronte è ricavata la facciata di un edificio ad edicola, caratterizzato da un profondo vano centrale. All’interno di questa nicchia è rappresentato, anch’esso scolpito nel tufo, un defunto sdraiato sul letto conviviale con la patera della libagione nella mano destra, che conserva inalterato il rivestimento policromo, fatto davvero insolito e di grande interesse. La scultura, infatti, conserva inalterata la copertura di stucco e i colori originali, rosso camicino per le parti scoperte, bianco nella tunica e nel mantello.

 

L’apertura della Tomba, individuata nell’ambito di una campagna di scavi della cattedra di Etruscologia dell’Università di Venezia e della Soprintendenza Archeologica della Toscana avverrà alle ore 10 di sabato 11 luglio alla presenza del Sindaco di Sorano Pierandrea Vanni e del Presidente della Commissione cultura del Consiglio Regionale Ambra Giorgi. Alle 11 e 30 nel Palazzo Pretorio di Sovana verranno presentati gli atti del convegno sul mondo rurale etrusco che si è svolto nella Fortezza Orsini di Sorano lo scorso anno.