Di seguito un’aggiornamento sugli sviluppi della ricerca delle cause dell’incidente avvenuto nelle Isole Comore, nella speranza che le dinamiche vengano chiarite quanto prima.
Airbus A310 Yemenia Air colpito da un missile 9 luglio, 2009 di Fabio Pagani
Clamoroso colpo di scena nella vicenda dell’Airbus A310 Yemenia Air volo IY626 precipitato nell’Oceano Indiano al largo delle isole Comore. Secondo lo Yemen Post Newspaper un esperto che sta investigando sul disastro aereo, avrebbe dichiarato che esiste la concreta possibilità che il velivolo sia stato colpito da un missile e accusa il Governo Francese come principale responsabile del disastro. 

Le Autorità francesi stanno accusando Yemenita Air dell’incidente, mentre stanno tentando di nascondere l’evidenza che li collega all’accaduto. Tutti i segnali mostrano che la Francia è la diretta responsabile del disastro e che sta usando la sua forte presenza internazionale per nascondere i suoi errori, specialmente dopo l’incidente dell’Airbus A330 precipitato lungo le coste del Brasile”.

Le autorità Comoriane avrebbero riferito allo Yemen Post che navi da guerra francesi e israeliane stavano conducendo esercitazioni militari nella zona di mare attraversata in seguito dall’aereo precipitato nell’oceano.

Il Portavoce dell’Ambasciata Francese a Sana’a ha ammesso ieri che forze militari francesi stavano compiendo manovre aeronavali non annunciate nell’Oceano Indiano al largo delle Isole Comore , dove si sarebbe poi inabissato l’Airbus, ma sostengono che le manovre si sono completate 24 ore prima dell’incidente.

In una riunione tenutasi tra i rappresentanti della Yemenia Air e alcuni ufficiali dell’Ambasciata Francese a Sana’a, sarebbe stata espressa la richiesta di permettere alla squadra di investigazione yemenita attualmente alle Comore di poter ascoltare la testimonianza dell’unica superstite alla sciagura: la ragazzina di 14 anni Bahiyyah Bakri.

Alcuni giorni fa, lo staff medico francese che si è preso cura della ragazza, ha annunciato che Bahiyyah Bakri, unica sopravvissuta e unica testimone oculare dell’accaduto, stava soffrendo di disturbi psicologici dovuti allo shock subito, smentendo categoricamente quando fatto trapelare da alcuni giornalisti secondo i quali la ragazzina avrebbe sentito una forte esplosione prima che l’aereo precipitasse in mare.

I rappresentanti della compagnia area yemenita avrebbe espresso proteste formali all’Ambasciata Francese a Sana’a, esigendo dichiarazioni ufficiali da parte delle autorità francesi circa le cause dell’accaduto.

Sarebbe inoltre stata consegnata una lettera ufficiale di proteste al Portavoce dell’Ambasciata Francese in cui era espressa la condanna per aver intrapreso con notevole ritardo le operazioni di ricerca e di recupero dei corpi e dei rottami dell’aereo precipitato.

I ritardi di queste operazioni hanno aumentato ulteriormente la tragedia dei parenti delle vittime, avrebbero dichiarato i rappresentanti della Compagnia Aerea chiedendo l’intervento del Presidente Francese per accelerare le operazioni di ricerca e di recupero dei cadaveri e del relitto del velivolo.

Fonte della notizia: Yemen Post Newspaper – French Military behind Yemenia Airlines Crash: Expert