Intervista a Maurizio Francescon – Direttore Confesercenti Padova – responsabile Assoturismo Veneto.   

La Presidente della Provincia, Barbara Degani, vuole dare una svolta decisiva al sistema turistico Padovano. Già nel consiglio di lunedì prossimo prevede la revisione dello Statuto dell’Azienda speciale. Da subito sarà snellito il CdA dagli attuali 16 membri a 5  con tre componenti eletti dal Consiglio provinciale, uno dalle pro loco e uno dalla CCIAA. Come Assoturismo Confesercenti siete d’accordo?

La Presidente Degani avrà sicuramente le idee chiare sul perché interviene in modo così drastico sul CdA dell’ Azienda, quello che sicuramente manca è però il confronto con il soggetto fondamentale del turismo  e cioè l’Impresa turistica.  In queste condizioni risulta impossibile esprimere un giudizio positivo, Non abbiamo la più vaga idea del perché si vada ad un governo dell’accoglienza turistica che toglie ogni potere alle imprese e lo assegna ai partiti. Non si comprende quali ne siano i reali obiettivi. Non si sa che cosa abbia in mente la provincia per il futuro del turismo padovano. In queste condizioni è chiaro che non si può che  essere contrari. Non esiste turismo senza Impresa turistica.

Eppure, Assoturismo per prima riconosce la necessità di un profondo rinnovamento del sistema turistico, poi di fronte ai cambiamenti fate un passo indietro?

Siamo tutti convinti che il sistema attuale debba essere rivisto. Ad esempio il vecchio CdA era troppo numeroso ed è rimasto bloccato negli ultimi mesi ma non per colpa dei rappresentanti della imprese quanto per le assenze  degli eletti dai partiti. Probabilmente però non era necessario andare ad una modifica dello statuto bastava individuare un organismo di gestione (una sorta di giunta) che fosse espressione del CdA.

In realtà il sistema turistico padovano non ha la necessità di un restyling dell’Azienda di promozione ma bensì di una governance condivisa che sappia mettere insieme pubblico ed imprese. Provincia, Camera di Commercio, principali comuni turistici, Associazioni di Categoria, associazioni del volontariato culturale e pro loco sono i soggetti che devono  essere coinvolti. Mi sembra che si stia andando nel senso opposto.

 

Ma quanto importante è l’Azienda di promozione della provincia nell’economia turistica della provincia.

 

Il ruolo dell’azienda di promozione, in base alla legge regionale, è quello di garantire l’accoglienza dei turisti, in pratica di garantire ai visitatori della nostra provincia punti di informazione e di accoglienza efficienti ed efficaci, in altri termini un servizio di accoglienza di alta qualità. Non è cosa di poco conto. Un sistema di accoglienza che funzioni può dare grandi risposte e creare un impatto particolarmente positivo ai turisti (il primo incontro non si scorda mai). In questa direzione molto c’è ancora da fare, per esempio è giunto il momento di coinvolgere le agenzie di viaggi, di garantire al turista che nei punti informazione si possano anche prenotare pernottamenti e ristoranti, occorre che l’informazione superi la dimensione provinciale ecc.  Rispondere a questa esigenza escludendo il mondo dell’impresa francamente mi sembra negativo.

 

 

Cosa si intende per governance del sistema turistico.

 

Il sistema turistico è organizzato in tre grandi ruoli: la promozione, comunicazione, l’accoglienza e la commercializzazione del prodotto turistico.

La promozione è prettamente pubblica e mira a far conoscere un territorio, a farlo diventare nel suo insieme area di destinazione turistica.

L’accoglienza  è il sistema con cui si garantiscono al turista giunto nel territorio tutti i servizi e le informazioni necessarie al suo soggiorno.

La commercializzazione è la vendita del pacchetto turistico (destinazione, soggiorno, ricettività, eventi ecc.)

Questi tre grandi ruoli devono trovare un momento di governo unitario se non vogliamo disperdere risorse e lavorare a vuoto  o peggio ancora con iniziative autoreferenziali.

La gorvernance, che spetta alla Provincia, deve sapere mettere insieme ed appunto governare attori, progetti, iniziative nei tre diversi ruoli.

Su questo devo dire che un grande lavoro è stato fatto dall’APT padovana che attraverso il progetto strategico ha individuato, con il massimo della partecipazione, strategie  e sistemi di governance, con risultati anche positivi per Padova città. Mi auguro che non si butti via tutto.