«Federcongressi ha attivato da ottobre 2009 una serie di confronti ad altissimo livello con Farmindustria su tutte le problematiche scaturenti dall’applicazione del suo codice deontologico. Il dialogo è condotto con professionalità e senza clamori dal responsabile per i congressi medici Mario Buscema. Giuseppe Cassarà abbia fiducia che né la Sicilia né alcun’altra parte d’Italia sarà trascurata dalle soluzioni con cui si ovvierà ai problemi da lui conclamati in data odierna».
Così il presidente Federcongressi Paolo Zona risponde a Giuseppe Cassarà, presidente del Palermo Convention Bureau ed ex presidente della Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio, che oggi, in una dichiarazione rilasciata all’Ansa di Palermo, denunciava che «la Sicilia è tagliata fuori dal turismo congressuale farmaceutico a causa della sua naturale vocazione turistica e di un clima particolarmente favorevole». Un paradosso da lui messo in relazione al codice deontologico di Farmindustria «che», aggiungeva, «pur nel comprensibile tentativo di arginare fenomeni speculativi, di fatto penalizza l’isola, sette dei cui nove capoluoghi di provincia si trovano sulle coste, così come i maggiori siti congressuali».
La replica di Paolo Zona
«Per quanto condivisibili siano i contenuti di principio della sua dichiarazione», continua Zona, «Cassarà, che è presidente di un Convention bureau socio di Meet in Italy e dunque anche di Federcongressi, dovrebbe conoscere l’attenzione e le azioni che la sua associazione dedica a questo tema. Federcongressi sta facendo con Farmindustria il possibile – trovandone oltretutto massima attenzione e disponibilità – per trovare un equilibrio tra i principi del Codice e gli interessi, altrettanto rispettabili, degli operatori della meeting industry siciliana e non».
Ricordiamo che il codice d Farmindustria prevede che in nessun caso sia consentita l’organizzazione di iniziative scientifiche aventi anche finalità di tipo turistico dal 1° giugno al 30 settembre per le località di mare e dal 1° dicembre al 31 marzo e dal 1° luglio al 31 agosto per le località di montagna; e che possano essere offerti esclusivamente viaggi aerei in classe economica e soggiorni in alberghi con un massimo di quattro stelle.
«A Cassarà, che concludeva la sua dichiarazione chiedendo un incontro urgente con i vertici di Confindustria, a cui Farmindustria aderisce», chiosa Zona, «ricordo che questi interventi “a muso duro” non servono, e anzi possono compromettere una tessitura diplomatica come quella che Federcongressi, in base ai principi e alle regole che si è data, sta svolgendo con discrezione e serietà».