TEATRO DEL SOGNO da Chagall a Fellini a cura di Luca Beatrice. Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria 25 settembre – 9 gennaio 2011. Il sogno è il tema, il soggetto o il pretesto che ha invaso l’immaginario estetico degli artisti scelti da Luca Beatrice per costruire il percorso espositivo di una mostra che intreccia il Simbolismo di inizio Novecento con l’arte contemporanea, i diversi “surrealismi” con alcune delle più suggestive espressioni del cinema.  

Le opere di questi artisti prenderanno posto come su un palcoscenico, allestito negli spazi espositivi della Galleria Nazionale dell’Umbria. 

 

Alcuni dei più rappresentativi esponenti del movimento surrealista insieme agli artisti che nel cuore del Novecento si sono misurati con il mondo dell’inconscio – Marc Chagall innanzitutto e poi Salvador Dalì, Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Max Ernst, Renè Magritte, André Masson, Joan Mirò, Man Ray, Alberto Savinio, Yves Tanguy, Fernando Botero – dialogheranno con le prime esperienze visionarie legate al sogno, presenti in mostra con opere di Umberto Boccioni, Arnold Böcklin, Paul Klee, Max Klinger, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, mentre il panorama contemporaneo farà da compendio al tema con le esperienze pittoriche della Transavanguardia italiana e internazionale –  Sandro Chia, Mimmo Paladino, Julian Schnabel, David Salle – e le suggestioni proposte da video, installazioni e sculture di artist-star del nuovo millennio – Jan Fabre, Damien Hirst, Tony Oursler, Pinot Gallizio.

Particolarmente rappresentativa è la presenza di Chagall, di cui sono esposte 6 opere di grande impatto e qualità pittorica, interpretando così, insieme a Fellini uno dei ruoli principali nel Teatro del Sogno che Luca Beatrice metterà in scena a Perugia, tra arti figurative e cinema.

Una parte fondamentale dell’esposizione sarà infatti dedicata al cinema: il surrealismo di Luis Buňuel, l’assurdo di Samuel Beckett, “Sleep “di Andy Warhol e la sua controparte odierna di Sam Taylor Wood, “Spellbound” (Io ti salverò) del 1954 di Alfred Hitchcock – la cui sequenza del sogno è stata realizzata da Salvador Dalì – con un importante omaggio a Federico Fellini, di cui, oltre ai film “I clown” e “La città delle donne”, verranno proposti manifesti e disegni originali del suo famoso “Libro dei sogni”.

 

La mostra è promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’organizzazione è affidata a Civita e la realizzazione del catalogo all’editore Giunti.

SANTE MONACHESI

(1910-1991)

Roma, Fondazione Roma Museo

21 settembre – 24 ottobre 2010

 La mostra al Museo della Fondazione Roma ripercorre, attraverso una selezione di circa 100 opere tra dipinti e sculture, il variegato percorso creativo di Sante Monachesi, artista futurista marchigiano (Macerata 1910-1991), mettendone in evidenza i momenti più originali e soprattutto la sua attenzione rivolta all’uso in chiave artistica di materiali frutto delle nuove tecnologie industriali.

Promossa dalla Fondazione Roma, cui si deve l’impulso alla realizzazione dell’evento a celebrazione del centenario della nascita dell’artista, grazie all’iniziativa del suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, la mostra sarà aperta al pubblico dal 21 settembre.

 

Gli anni Cinquanta sono segnati dall’esperienza francese e dal successo incontrato dai suoi nuovi dipinti presso la galleria Silvagni di Parigi: Monachesi era rimasto impressionato dai grandi palazzi in costruzione ed elaborava la serie dei “Muri ciechi”, imponenti muraglie prive di finestre che attendevano di essere affiancate da altri edifici, rese dall’artista con ampie campiture di colore puro, rosso squillante, azzurro smaltato, bianco accecante, che si levano contro un cielo vaporoso e si fanno pura astrazione. Anche le nature morte offrivano a Monachesi l’opportunità di esprimere la sua personale visione del colore, interpretato con una libertà di tocco e una rapidità che rasentano la stenografia di De Pisis.

Nei primi anni Quaranta, Monachesi compone nature morte dai colori densi e vibranti, trattati con pennellate corpose: gli ortaggi e gli oggetti della quotidianità sono disposti in un apparente disordine e si affollano sui piani dei tavoli, quasi ribaltandosi verso di noi. Con il passare del tempo, i colori si fanno più chiari e gli oggetti si articolano in composizioni più studiate, caratterizzate da mazzi floreali disposti entro altri vasi policromi. I fiori variopinti stilizzati da Monachesi hanno il sapore fragrante dei bouquets composti con i fiori trovati ai margini delle strade di campagna o nei campi: tese su steli rigidi come aste di bandiera, le corolle di Monachesi non svelano alcun interesse per l’appassire e il lento disfarsi, allegoria del mesto passare del tempo, ma sembrano piuttosto destinate a conservarsi fragranti per l’eternità, testimoniando così l’inesauribile vitalità del loro creatore.

Instancabile promotore di nuovi movimenti artistici il pittore marchigiano nei primi anni Sessanta non rimase insensibile al progresso tecnologico e alla appassionante gara in corso fra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti per la conquista dello spazio.

Ciò che accomuna le creazioni dell’artista marchigiano, nel suo spaziare dalla pittura alla scultura, dalla letteratura al cinema, è la coerenza interna alle sue opere: l’espressione libera da condizionamenti, di autonomia artistica, di desiderio sperimentale, persino di anticonformismo, che tutto accomuna nel suo divagante procedere creativo.

ES.TERNI 5

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CREAZIONE CONTEMPORANEA

Terni, 23 settembre – 03 ottobre 2010 Es.terni 5, festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea, giunto alla sua quinta edizione, avrà luogo a Terni dal 23 settembre al 03 ottobre 2010.

Durante gli undici giorni del festival la città si trasformerà in un vero e proprio distretto creativo dove spettatori e artisti si contaminano, si incontrano e confrontano e, in una dimensione fluida, le arti sfuggono ad ogni definizione di categoria esplorando trasversalmente diversi linguaggi espressivi, dal teatro alla danza, dalla musica alle arti visive.

Quest’anno il festival es.terni ha un piano: coinvolgere tutta la città.

Nodo cruciale del progetto è infatti la partecipazione attiva del pubblico e della comunità cittadina con interventi urbani, azioni partecipative, esperienze artistiche in luoghi non convenzionali in cui la città è protagonista.

Anche quest’anno il centro del festival sarà il CAOS – Centro Arti Opificio Siri (www.caos.museum), che, inaugurato il 28 marzo 2009, si compone di 6000 mq di spazi dedicati alle arti, tra cui il museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice, spazi espositivi temporanei, il museo archeologico, la biblioteca delle arti, il nuovissimo Teatro Sergio Secci inaugurato lo scorso 22 maggio e tanti altri luoghi di aggregazione, tra cui il Centro di Palmetta che ospiterà il “late night meeting point”.

Molti sono gli artisti e i gruppi presenti tra nazionali e internazionali, emergenti e già noti.

Il festival proseguirà poi ogni sera con musica dal vivo, dj set e una serata di Silent Party che animerà silenziosamente tutta la città.

Es.terni 5 è un progetto di Indisciplinarte, Compagnia del Pino e Demetra in un tavolo progettuale con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Terni e il Teatro Stabile dell’Umbria. Il progetto è curato in collaborazione con Civita.

Per informazioni e per consultare il programma: www.ternifestival.it