Per i viaggiatori italiani e stranieri le città d’arte si confermano un prodotto di fortissimo appeal”. Parole del ministro del Turismo Brambilla, confermate dai risultati dei flussi turistici ottenuti per Torino che, sempre più, viene scelta come meta culturale e di loisir.

Torino, si conferma infatti come meta di turismo urbano. Per il periodo di Capodanno (31 dicembre 2010 – 2 gennaio 2011) il tasso di occupazione è stato del 60% con picchi per la notte del 31-12 e del 1 gennaio che hanno sfiorato il 90% di occupazione. Si rileva un prolungamento della durata del soggiorno: da 1 a 2 notti rispetti agli anni passati (fonte dati: Turismo Torino e Provincia). Torino non è stata scelta solo per festeggiare l’ultimo dell’anno ma i turisti (coppie 60% e famiglie 40%) hanno approfittato dei festeggiamenti per visitare le molteplici eccellenze cittadine. In prevalenza sono giunti gli italiani (75% con leggera prevalenza dal Centro Italia), a seguire gli stranieri (25% con prevalenza dalla Francia, Svizzera, Germania, Regno Unito e Russia).

Interessante il dato sui russi rilevati a Torino: si è osservata la presenza di turisti di passaggio in città nei giorni di arrivo/partenza dei voli ma il cui soggiorno è stata una vacanza neve in Alta Val Susa e di turisti che hanno soggiornato a Torino per 4-5 giorni per visitare la città e fare shopping.

Tutto esaurito inoltre per l’offerta creata da Turismo Torino e Provincia per il Capodanno che prevedeva 2 pernottamenti in camera doppia con prima colazione, 1 Torino+Piemonte Card della durata di due giorni per ogni adulto partecipante 1 Merenda Reale a persona, 1 biglietto a persona per il concerto di Capodanno presso il Conservatorio Giuseppe Verdi e 1 biglietto a persona per l’autobus turistico CitySightseeing.

Come sottolinea l’Assessore al Turismo della città di Torino, Alessandro Altamura “Non solo si confermano le previsioni ottimistiche certificate dal ministro del Turismo ma vengono addirittura superate e questo significa che a tutti gli effetti Torino è una meta turistica di primo livello nazionale ed internazionale; mentre le altre mete classiche e già visitate registrano dei cali nelle presenze, Torino vince sotto l’aspetto della novità. Con questi presupposti non possiamo che puntare sul 2011, anno dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia, e battere il record già incassato nel 2010. Un obiettivo ambizioso e stimolante”.

E in montagna?

In Alta Val Susa si è registrata un occupazione fino al 90% per la notte di Capodanno e un cambiamento delle tendenze inerenti la durata del soggiorno; si va consolidando, infatti, un’abitudine oramai riscontrabile e non solo dovuta alla crisi economica internazionale, la tendenza a fare più viaggi durante l’anno con minor numero di notti di permanenza.

A Bardonecchia è stata registrata una forte presenza di italiani (75%) e il restante di stranieri (25%) quest’ultimi provenienti dal Regno Unito, Russia e Francia. Prevalenza di coppie e famiglie.

Situazione inversa a Sestriere e Sauze d’Oulx: 75% di stranieri e 25% di italiani. Si evidenzia l’arrivo di piccole comitive e di gruppi organizzati portati dai principali tour operator specializzati in soggiorni neve. Per la prima volta invece Claviere registra la presenza di turisti russi. Forte presenza anche nelle Piccole Stazioni Invernali con un tasso di occupazione del 90% a Capodanno. Prevalenza di italiani, dal Piemonte e dalla Lombardia ma anche dal Lazio e dalla Toscana.

Il Presidente di Turismo Torino e Provincia, Livio Besso CorderoI dati ci confermano che Torino e la sua provincia stanno raggiungendo l’ambizioso obiettivo di un’offerta complessiva che coniuga il turismo urbano con il turismo leisure delle montagne. Crediamo che questa sia la strada vincente sulla quale costruire sempre ulteriori offerte per rispondere alle esigenze di un turismo sempre più qualificato e poliedrico”.

Fonte dati

Turismo Torino e Provincia su un campione di 61 strutture alberghiere da 1 a 4 stelle.

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Profilo turista rilevato dai 13 Uffici del Turismo di Turismo Torino e Provincia presenti sull’intero territorio provinciale

Torino: 80% italiani (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Lombardia) e 20%

Stranieri (Francia, Gran Bretagna, Spagna, Olanda, Germania e Stati Uniti)

Motivi di visita: Residenze Reali e musei, eventi e manifestazioni (Capodanno a Torino)

Durata del soggiorno: 3-4 giorni (due-tre notti)

Tipologia di alloggio: hotel, amici e parenti

Alta Val Susa:80% italiani ( Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Sicilia) e 20%

Stranieri (Gran Bretagna, Francia, Est Europa e Russia)

Motivi di visita: sci alpino e racchette, sci di fondo, snowboard ed escursioni

Durata del soggiorno: 7 giorni (6 notti) e 3 giorni (due notti)

Tipologia di alloggio: hotel, seconde case e case vacanza

Piccole Stazioni Invernali: 85% italiani (Piemonte, Lombardia, Liguria e Veneto) e 15%

stranieri (Francia, Germania e Gran Bretagna)

Motivi di visita: racchette e sci di fondo, relax ed escursioni

Durata del soggiorno: 3 giorni (due notti)

Forte prevalenza di un turismo di tipo escursionistico e di prossimità

Tipologia di alloggio: hotel, bed&breakfast, amici e parenti