“Abbiamo messo in campo una task force contro l’abusivismo delle strutture turistiche ricettive e considerando l’azione congiunta di Polizia Municipale, Provinciale, Questura di Roma e Dipartimento del Turismo sono stati già effettuati circa 1150 controlli per circa 700 sanzioni e un totale di 3 milioni e mezzo di euro”. A parlare il Vicesindaco di Roma, sen. Mauro Cutrufo nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in Campidoglio il 29 aprile scorso. “Per reprimere il fenomeno dell’abusivismo – ha aggiunto Cutrufo – abbiamo avviato delle azioni congiunte tra il Dipartimento Turismo, l’Ufficio Coordinamento Politiche della Sicurezza ed il Comando Generale del Corpo della Polizia Municipale. Dal 10 giugno 2010 al 26 aprile 2011, sono state verificate 712 attività ricettive delle quali 256 sono risultate regolari e n. 456 sono state sanzionate.
Il Dipartimento Turismo, a seguito di tali controlli, ha emesso 285 diffide nei confronti di titolari di attività che, in prevalenza, hanno ampliato l’attività con posti letto non autorizzati.
Ha inoltre adottato 140 determinazioni dirigenziali di chiusura per le strutture totalmente abusive o prive di certificazioni in materia di prevenzione incendi, di igiene e sanità e di edilizia.
Delle attività controllate oltre 140 hanno regolarizzato o rimosso gli abusi riscontrati. Mentre l’ammontare complessivo delle sanzioni applicate a seguito dei controlli è stato pari a oltre € 1.871.500 euro.
Ammontano invece a 300mila euro le sanzioni a seguito dei controlli della Questura di Roma, che – ha aggiunto Cutrufo – nel primo quadrimestre di quest’anno ha sospeso 22 attività, ne ha chiuse 6 e ha effettuato 57 segnalazioni ad altre amministrazioni.
E non finisce qui, perché anche la Polizia Provinciale, da gennaio ad aprile 2011 ha controllato 387 strutture ricettive della Provincia di Roma, emettendo 188 verbali amministrativi. La lotta all’abusivismo è fondamentale per un settore che quest’anno nella capitale viaggia a un +8-9% di arrivi rispetto all’anno scorso”.
“Dobbiamo crescere anche con i controlli, stroncare fenomeni come l’abusivismo, e episodi come quello che si è verificato alla Fontana di Trevi.
Certamente c’è una carenza normativa per inchiodare alle proprie responsabilità chi si rende responsabile di simili comportamenti, e in generale ch’è un vuoto normativo per tutto il settore dell’ accoglienza turistica.
E infatti – ha concluso il Vicesindaco – non da oggi, ma da sei mesi, siamo studiando un disegno di legge che tuteli maggiormente il turista. Vogliamo migliorare le piazze romane dal punto di vista di chi viene a visitarle, che non può essere importunato o infastidito impunemente”.