La Fiavet Sardegna ancora una volta lancia l’allarme sulla situazione trasporti. “La situazione è diventata insostenibile. La stagione 2012 è unanimemente passata alla storia come la più negativa degli ultimi 20 anni. Il 2013, se non si adottanoadeguati provvedimenti, rischia di essere la stagione del non ritorno del turismo in Sardegna – dichiara il Presidente di Fiavet Sardegna Enzo Manunza. Le cause di questa situazione sono da ricercare principalmente in una politica dei trasporti inadeguata e insufficiente. In una parola inesistente”.
“Nonostante i ripetuti e continui richiami da parte delle imprese del turismo ancora oggi non sappiamo quali saranno le condizioni del sistema dei trasporti per la stagione 2013. In questo periodo gli operatori turistici già stanno programmando la prossima stagione. Per le imprese del turismo sardo questo non è possibile perché non ci è dato sapere se ed a quali condizioni saranno disponibili i servizi di trasporto per raggiungere la nostra splendida terra.
Visto che, oltretutto, è nostra opinione che l’esperienza Saremar sia da considerarsi conclusa dal momento che dopo 2 anni è ancora impossibile per tutte le Agenzie di Viaggio lavorare con questo operatore. Nel frattempo i flussi turistici si spostano su altre destinazioni. Questi anni dovevano essere quelli del definitivo rilancio della Sardegna sui mercati internazionali. Il contesto geo-politico era ed è ancora ideale”.
“Non è dignitoso – conclude Manunza – in un momento di difficoltà economica come quello che sta attraversando la nostra Regione, non mettere nelle condizioni migliori di operare gli operatori del turismo, l’unico settore ancora in grado di risollevare la nostra economia. Fiavet Sardegna, come estremo tentativo per sollecitare le Autorità competenti ad affrontare con decisione il problema, procederà richiedendo un’audizione ufficiale alla Commissione Trasporti, dove porterà ipotesi e soluzioni per rilanciare il turismo in Sardegna.”
da turista che ama la Sardegna, vorrei dire che è una vergogna che i trasporti incidano in quel modo. Ormai andare per noi andare a Carloforte (quest’anno VUOTA) costa come andare negli Stati Uniti. Mi stupisco solo che tutti quelli che si occupano di turismo in Sardegna non siano in strada a protestare, innescando una rivolta fiscale. Noi italiani siamo troppo buoni con chi amministra la cosa pubblica!