E’ sullo sviluppo del turismo nel Sahara che l’Algeria punta per rilanciare un intero comparto economico. Ogni velleità turistica è stata completamente annullata durante il decennio del terrorismo anni ’90, in questi mesi pesantemente minacciato dai gruppi radicali islamici che stanno colpendo dentro e al di fuori dai confini nazionali.
Eppure e’ proprio da questo desertoche il governo algerino intende ripartire. ”La locomotiva dell’intero settore turistico per l’Algeria e’ il Sahara. Un luogo che nessun altro Paese al mondo puo’ vantare e con un grande potenziale di crescita”, spiega ad ANSAmed il ministro del Turismo algerino, Mohamed Benmeradi.
Un Paese che punta a diversificare la propria economia ancora totalmente dipendente dagli idrocarburi.
Al di la’ del Sahara, ”dove abbiamo bisogno di strutture ricettive, in particolare di hotel da 2-3 stelle, e di sviluppare nuovi prodotti turistici, l’Algeria offre molte altre opportunita’, tutte ancora da scoprire e da afferrare in termini di investimenti”.
Nei piani di sviluppo e attrazione degli investimenti esteri approntato dal governo non c’e’unicamente il Grande Sud, ma ci sono anche i ”circa 1500 km di coste quasi del tutto vergini da sviluppare e le zone vicine ai siti archeologici romani, dove potenziare l’offerta in termini di strutture di ricezione ma anche da rendere piu’ fruibili ai visitatori. Molti i progetti in atto che gia’ hanno trasformato il Paese in un vero e proprio cantiere.
”In piedi – afferma il ministro – ci sono 750 progetti per un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro, portati avanti dal settore privato, e destinati alla creazione di ben 45 mila posti letto entro il 2015”.