L’indagine condotta da ManpowerGroup nel primo trimestre del 2013 sul Talent Shortage e che ha coinvolto circa 40.000 aziende in 42 paesi, rivela che oltre il 35% (la percentuale più alta da quando è in atto la recessione) delle imprese a livello globale dichiarano difficoltà a reperire sul mercato figure professionali qualificate soprattutto in ambito commerciale e vendite, ma anche ingegneri e operai.
Anche le aziende italiane confermano per il 2013 una crescente difficoltà di trovare talenti qualificati soprattutto in ambito commerciale, anche nel settore turistico.
Proprio in un momento cruciale come questo, diventa fondamentale dotarsi di figure specializzate in grado di supportare l’azienda nello sviluppo competitivo sui mercati internazionali.
I primi 10 profili più ricercati sono professionisti in ambito amministrativo e back office, IT, contabilità, finanza e vendite a testimonianza di come, anche le figure più tradizionali, necessitino di un adeguamento delle competenze tecniche e trasversali ad un contesto lavorativo sempre più tecnologico e caratterizzato dalla forte connettività.
In coda alla classifica troviamo ancora figure specializzate in ambito ingegneristico, ma anche autisti e operatori macchine automatiche.
Il decimo posto è occupato dai profili che operano in ambito procurement a conferma di come la crescente internazionalizzazione dei mercati determini l’esigenza di ripensare i profili dedicati agli acquisti, secondo logiche più moderne e in linea con gli standard globali.
Le 3 principali ragioni addotte dalle aziende sulle difficoltà di reperimento delle risorse sono la mancanza di:
1) competenze tecniche (hard skills)
2) di esperienza
3) competenze trasversali (soft skills)