Il governo cubano ha approvato due riforme che permetteranno ai piccoli imprenditori del settore privato – soprattutto i proprietari dei “paladares”, i piccoli ristoranti dell’Avana e altre città – di includere le loro proposte nei pacchetti turistici, mentre i piccoli contadini autonomi potranno vendere i loro prodotti agli stabilimenti pubblici. Lo riporta l’Ansa, specifando che José Manuel Bisbé, direttore commerciale del ministero del Turismo, ha infatti precisato che i responsabili dei “paladares” e dei piccoli alberghi e bed & breakfast aperti negli ultimi anni potranno chiedere allo Stato – che finora monopolizzava totalmente ogni attività turistica – di includere le loro proposte nei pacchetti venduti all’estero.
Il turismo è rappresenta attualmente più importante settore dell’economia cubana: l’anno scorso 2,8 milioni di stranieri hanno visitato l’isola e per il 2013 il governo punta a raggiungere o forse anche superare i tre milioni.