Grafico caloNel 2015-2017 attesi miglioramenti trainati dal turismo

 Secondo le stime di Confesercenti, nei due settori tra gennaio e dicembre hanno chiuso 91.975 imprese, a fronte di 56.677 nuove aperture, per un saldo finale negativo di 35.298 attività. E le imprese che aprono hanno una vita sempre più breve: la percentuale di quelle che cessano l’attività dopo 3 anni è ormai sopra il 40%, mentre nel 2000 era sotto il 30%. Nonostante l’ennesimo bilancio negativo, si intravedono segnali di miglioramento: a partire dal prossimo anno si assisterà a un’inversione di tendenza e ad un lento ripopolamento del tessuto imprenditoriale. Tra il 2015 e il 2017, il numero di imprese attive di commercio e turismo tornerà ad aumentare, con un incremento di 32.543 unità, come riporta AskaNews.  Nel breve futuro ci sarà una crescita delle nuove imprese concentrata soprattutto nel comparto turismo (+27.765). Durante l’anno i consumi delle famiglie sono stati praticamente uguali a quelli del 2013, con una crescita di appena lo 0,2%. Si è trattato, insomma, di un altro anno di difficoltà: secondo un sondaggio condotto da Confesercenti con Swg, anche nel 2014 è continuata la spending review delle famiglie, con il 92% degli italiani che ha dichiarato di aver ridotto qualche capitolo di spesa.