alberoexpo2L’indotto punta sull’estate

Expo, Confesercenti-SWG: convince gli italiani, 18 milioni intenzionati a visitarlo. Ma vince la toccata e fuga: il 57% dedicherà ad Expo una sola giornata. Picco di visitatori (44%) a settembre.

Nonostante scandali, polemiche e movimenti contrari, EXPO 2015 convince gli italiani: il 38% dei nostri connazionali maggiorenni, per un totale di oltre 18,2 milioni di persone, ha intenzione di visitarlo o lo ha già fatto. La visita, però, è all’insegna della toccata e fuga: il 57% di chi vuole andare dedicherà ad Expo una sola giornata, il 33% due. Si fermerà per più tempo solo 1 visitatore su 10. Un dato coerente con quello della spesa: il 75% di chi è interessato ad andare, infatti, progetta di spendere solo 250 euro o meno a persona.

E’ quanto emerge da una rilevazione condotta da Confesercenti con SWG sull’impatto di EXPO sul turismo interno. Ad attirare gli italiani è in primo luogo l’unicità dell’evento, motivazione indicata dal 63% degli intervistati. Ma convince anche l’opportunità di vedere le architetture delle strutture (segnalata dal 49%), ed il tema dell’alimentazione (40%). Chi ha già visto EXPO non è rimasto deluso: il 68% ha assegnato all’esposizione un voto positivo. Gli italiani appaiono convinti anche del valore di EXPO come volano economico: per il 37% l’evento avrà comunque ricadute positive, anche se modeste; mentre il 32% è convinto che sarà utile a rilanciare la nostra economia. Il 31%, invece, lo definisce uno spreco di risorse.

Focus: i pernottamenti e la ricaduta turistica su Milano

La brevità delle visite e la relativa lontananza del sito dalla città riduce anche la consistenza dei flussi di visitatori che da Expo si riversano su Milano. Tra gli intervistati che hanno segnalato di voler andare a vedere l’esposizione, meno della metà – il 43% – progetta di pernottare, per l’occasione, nel capoluogo lomabrdo. E di questi meno della metà (il 41%) lo farà in albergo: gli altri si orienteranno verso un bed and breakfast (29%), ma c’è anche un consistente 30% che sceglierà un’altra tipologia. Un dato che testimonia l’esplosione delle forme ‘parallele’ di ricettività, a base di affitti brevi e informali.

“Per ora la ricaduta sulla città, per ristoranti, bar e attività ricettive, non è stata entusiasmante. Ma il grosso dei visitatori deve ancora venire: estate ed autunno porteranno ad un incremento sia degli stranieri che degli italiani”, dice Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano. “Certo sarebbe utile attivare qualche sinergia in più tra sito espositivo e città di Milano. Finora è successo poco, perché l’esposizione è lontana ma non solo per questa ragione: serve una promozione integrata. ‘EXPO in città’, l’iniziativa attivata fino ad ora e promossa da Comune e Camera di Commercio, va assolutamente valorizzata e potenziata”.