Niente più costi di roaming per chi usa il cellulare in un Paese UE diverso dal proprio. IL Parlamento europeo, infatti, ha abbattuto due muri importanti, quello del roaming e quello dei pacchetti vacanza acquistati online.
Ed è in questa direzione che sembrano puntare due novità annunciate ieri dal parlamento europeo: da una parta la fine nel 2017 dei costi di roaming per i cellulari di chi viaggia da un Paese all’altro della Ue; dall’altra l’equiparazione dei diritti di consumatori tra chi prenota e acquista pacchetti vacanze in agenzia e chi lo fa online.
Dal 15 giugno 2017, spiegano da Bruxelles, saranno del tutto aboliti i costi aggiuntivi di roaming per chi telefona, manda messaggi e naviga su internet con i telefoni cellulari in un Paese europeo diverso dal proprio. Con un accordo a larga maggioranza, infatti, il parlamento europeo ha approvato la proposta di far diventare il nostro continente “l’unica regione al mondo che garantisce legalmente l’accesso a internet e la ‘net neutrality’ in tutti e 28 i Paesi dell’Unione” come ha detto la spagnola Pilar del Castillo, relatrice della proposta che consentirà inoltre di “non avere internet a due velocità”.
Prima della fine completa dei costi di roaming, dal 30 aprile 2016 i sovraccarichi di prezzo non potranno superare i 5 centesimi al minuto per le chiamate effettuate, i 2 centesimi per gli sms e i 5 centesimi per ogni megabyte di traffico dati.