Armit Haklai ha rinvenuto per caso, nel Parco Nazionale dei Corni di Hattin, nella Bassa Galilea, un prezioso sigillo egizio di 3500 anni fa. La scoperta è stata confermata da Israel Antiquities Authority (IAA): il sigillo è stato identificato da Daphna Ben-Tor, curatore di Cultura Egizia Antica del Museo di Israele, come uno scarabeo, un amuleto del periodo del Nuovo Regno in Egitto.
Secondo Ben-Tor: “Lo scarabeo ritrae il faraone Thutmose III seduto su un trono e di fronte a lui c’è un cartiglio, il tipico riquadro solitamente di forma ovale che racchiude gli elementi identificativi del nome della divinità o del personaggio rappresentato scritti in caratteri geroglifici. Thutmose III ha governato per molti anni durante il XV secolo a.C.; durante il suo regno l’Egitto ha costituito una serie di centri amministrativi-governativi a Canaan, simili concettualmente a delle cleruchie ateniesi”.
“Gli scarabei” afferma Ben-Tor, “erano scolpiti nella forma dello scarabeo stercorario – una creatura dal significato cosmologico nell’antico Egitto collegata con il culto di Ra. Numerosi scarabei sono stati trovati negli scavi archeologici in Israele, insieme ad altri reperti di origine egizia, e sono la testimonianza dell’influenza egizia a Canaan nella tarda Età del Bronzo”.
Il luogo del ritrovamento, I Corni di Hattin, è famoso per la battaglia nel1187 tra Saladino, sovrano della dinastia Ayybid di Damasco, e l’armata dei Franchi Cristiani che fu sconfitta e pertanto portò alla conclusione del primo regno crociato. Molti anni prima di quest’evento, nella tarda Età del Bronzo, una cittadella fu costruita sulla montagna la quale fu probabilmente distrutta nel XIII secolo d.C.
Secondo l’archeologa Yardena Alexandre di Antiquities Authority: “Anche se lo scarabeo è stato trovato in superficie invece che in uno scavo archeologico, sembra essere associato al periodo dell’esistenza della cittadella”.