di Harry di Prisco.

 

Tante le presenze nella città polacca per le vacanze di fine anno

Dagli aeroporti italiani partono ogni giorno aerei per le destinazioni più varie. La maggior parte sono di compagnie low cost il cui biglietto, a volte, costa meno di una corsa in taxi, sempre che il viaggio si prenoti per tempo. Cosa allora frena di andare alla scoperta di nuovi usi e tradizioni del mondo ? A parte la nota apatia di noi italiani che rallenta la fantasia, bisogna considerare che non tutti desiderano lasciare le comodità della propria casa per andare incontro a quanto non si conosce. La lingua non è un problema, con un inglese scolastico si va ovunque.

Forse quello che preoccupa maggiormente sono le abitudini alimentari che vengono riferite nei racconti di chi  è tornato da un viaggio nel Paese che vorremmo visitare. Cracovia è un’eccezione, infatti è stata molto gettonata per le vacanze natalizie. La città è bellissima in ogni stagione dell’anno, non per niente la seconda città della Polonia, l’antica capitale, è stata inserita nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco fin dal ’78. Inoltre nell’anno da poco iniziato è la Capitale Europea della Cultura Gastronomica, qui da sempre si gusta la migliore e più raffinata cucina polacca. Attraversata dal fiume Vistola è la città dei re polacchi, dei santi e degli eroi nazionali.

Cracovia e la sua Piazza del Mercato, Rynek Glówny, sono un luogo tradizionale di scambi commerciali sin dal Medioevo: è la piazza medievale più grande d’Europa.

Tanti i piatti tipici da assaporare per strada: per pochi zloty, la moneta locale poiché la Polonia non ha aderito all’euro, si può gustare  una tradizionale zuppa Zurek, preparata facendo cuocere una salsiccia bianca nel brodo vegetale e tanti aromi, oppure  una baguette di pane con formaggio fuso, funghi e quant’altro la fantasia suggerisce.

Da non dimenticare il formaggio pecorino affumicato oscypek da assaggiare caldo. Bona Sforza d’Aragona, la seconda moglie del re Sigismondo I, arrivando in Polonia portò con sé non solamente i suoi cuochi di corte,  ma anche tutta una serie di verdure quali: il prezzemolo, il sedano e i porri.

Le frittelle di patate servite con lo zucchero e panna si trovano ovunque. La kremowka, nota come il dolce preferito di Papa San Giovanni Paolo II è da provare assolutamente, essendo una specialità della regione. Ad accompagnare queste pietanze un bicchiere di vino caldo brûlé non può mancare, oppure la tradizionale birra.

Cracovia è ricca di chiese e palazzi storici. Tra i monumenti più famosi: il Castello Reale di Wawel; il Mercato dei Tessuti; l’Università Jagellonica, l’ateneo più antico della Polonia e la Basilica di Santa Maria.

Dalla torre più alta della Basilica di Santa Maria ogni ora un vigile del fuoco suona con la tromba una melodia interrotta, in ricordo del trombettista che fu trafitto da una freccia cercando di salvare i suoi concittadini dall’attacco dei Tatari.

A Cracovia ci sono tanti musei e gallerie d’arte, come il Museo Nazionale di Cracovia nel quale si può ammirare il quadro “La dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci.

Le mostre d’arte contemporanea, sono ospitate nel Museo MOCAK, ubicato negli edifici della ex fabbrica di Schindler, dove sono state girare alcune scene del film  “Schindler’s List” di Spielberg, nel quartiere Zablocie, vicino l’ex ghetto di Podgorze. Non distante si può visitare la mostra interattiva che guida in questo capitolo doloroso della storia quando settantacinquemila ebrei furono uccisi dai Nazisti.

Le miniere di sale di Wieliczka, a pochi chilometri da Cracovia, sono inserite nella lista del Patrimonio dell’Unesco. Gli itinerari turistici percorrono corridoi sotterranei, grandi caverne e addirittura cappelle scavate direttamente nel sale nel corso dei secoli scorsi, come quella maestosa dedicata a Santa  Kinga, dove ogni scultura, altare e lampadario sono fatti di sale.

Le cave di salgemma con tortuose gallerie e stranissime formazioni di sale, sono dotate di spazi adatti allo svolgimento di conferenze ed eventi, fantastici laghi sotterranei, maestose costruzioni di carpenteria e affascinanti sculture in sale.

Tre chilometri di corridoi nei tre livelli aperti ai turisti, 800 scalini da percorrere in discesa per giungere a 135 metri di profondità. Fino ad oggi la Miniera di Sale è stata visitata da oltre 43 milioni di turisti di ogni nazionalità. Tutto sembra essere realizzato appositamente per i bambini, che sono i più attenti visitatori di questo regno sotterraneo.