Nel 2008: 925.000 dipendenti – 541.000 donne e 385.000 uomini. Lombardia ed Emilia Romagna prime tra le regioni Milano e Roma prime tra le città. “Una crescita a rischio recessione mondiale in quanto solo a gennaio si è registrato un -21% occupati”. In Italia nel 2008 sono stati oltre 925 mila i lavoratori dipendenti del settore turismo, tra lavoratori a tempo pieno e quelli a tempo parziale e di essi quasi il 60% sono state donne. I dati, estratti dal database dell’INPS degli anni 2006, 2007 e 2008 ed elaborati in esclusiva dalla Federalberghi e della Fipe, in partnership con l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo – EBNT, indicano come quasi il 5% della forza lavoro dipendente del Paese sia occupata nel settore.
Inoltre si evidenzia come nel giro di solo due anni si sia passati dai 772.000 dipendenti del 2006 agli oltre 925.000 del 2008, che rappresenta un incremento pari al 20%.
“Una forza lavoro -commentano le tre organizzazioni artefici dell’indagine- tra le più rilevanti a livello nazionale e, purtroppo a rischio recessione più degli altri settori, in quanto maggiormente esposto alle turbolenze finanziarie, tanto che nel solo mese di gennaio 2009 l’Inps ha registrato un calo del 21% di occupati rispetto al gennaio 2008”.
“Un segnale d’allarme evidente, quest’ultimo, -aggiunge il Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca– per il quale occorre intervenire subito riducendo l’Iva del settore ed estendendo la Tremonti ter, oltre ad una immediata operatività della moratoria sul credito siglata dall’ABI con le PMI”.
“Il rapporto mette in evidenza -afferma da parte sua il Presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani– luci e ombre dell’occupazione nelle imprese del turismo. Da un lato emerge con chiarezza, pur nel contesto di una congiuntura economica sfavorevole, il forte contributo del settore ai livelli occupazionali del Paese. Dall’altro si deve constatare che ciò avviene a scapito della produttività che nel settore, ed in particolare nei pubblici esercizi, continua a calare. La situazione rischia di diventare insostenibile”.
“Ma se riuscissimo a quantificare tutto l’indotto -sostiene il Presidente dell’EBNT, Gabriele Guglielmi– sappiamo che il totale supererebbe i 2,5 milioni di persone che direttamente o indirettamente traggono benefici”.
“Occorre istituire -conclude il Vice Presidente dell’EBNT, Giuseppe Cassarà- una cabina di regia tra le forze produttive del settore ed il Governo per monitorare costantemente l’evoluzione reale del mercato ed approntare i rimedi più adeguati”.
I DATI DEL RAPPORTO NEL DETTAGLIO
Lo studio, basato su dati forniti dall’INPS, è stato realizzato da Federalberghi e Fipe in partnership con EBNT (Ente Bilaterale Nazionale per il Turismo) ed analizza l’andamento dell’occupazione dell’intera filiera del turismo italiano nel corso del 2006, 2007 e 2008.
GLI OCCUPATI – Secondo il database dell’INPS i lavoratori dipendenti occupati in Italia nelle aziende del settore sono stati 925.882 (media annua), di cui il 41,6% uomini ed il restante 58,4% donne. Il 61% risultavano assunti a tempo pieno ed il restante 39% a tempo parziale.
Nel dettaglio, le imprese ricettive contano una forza lavoro dipendente pari a 241.299 unità, i pubblici esercizi 639.293, l’intermediazione 36.441 e il termale 8.849.
LE AZIENDE – Il numero delle aziende turistiche con lavoratori dipendenti sono state 157.882 (media annua), di queste 23.194 appartengono al ricettivo, 127.467 ai pubblici esercizi, 6.907 all’intermediazione e 314 al comparto termale.
LA DIMENSIONE MEDIA – La consistenza media dell’organico è stata pari a 5,9 lavoratori dipendenti per azienda. In particolare nel ricettivo hanno lavorato 10,4 dipendenti per azienda, nei pubblici esercizi 5, nell’intermediazione 5,3 e nel termale 28,1.
GLI OCCUPATI PER LIVELLO PROFESSIONALE – I DIRIGENTI: nelle aziende dell’intero settore i lavoratori dipendenti inquadrati come dirigenti ammontano a 918 unità (media annua). In particolare nel comparto ricettivo se ne sono rilevati in media 367, nei pubblici esercizi 320, nell’intermediazione 180 e nel termale 52.
I QUADRI: sono stati 4.722 gli occupati inseriti nel turismo in qualità di quadri. Nei servizi ricettivi ve ne sono stati 1.964 (media annua), nei pubblici esercizi 1.707, nell’intermediazione 939 e nel termale 112.
GLI IMPIEGATI: i lavoratori registrati in questa categoria professionale sono risultati 89.433 di cui 38.591 unità hanno lavorato nel comparto ricettivo, 24.134 nei pubblici esercizi, 23.766 nell’intermediazione e 2.942 nel termale.
GLI OPERAI: nel turismo hanno lavorato 409.173 operai (media annua) di cui 149.430 nel ricettivo, 254.368 nei pubblici esercizi, 989 nell’intermediazione e 4.386 nel termale.
GLI APPRENDISTI: il numero degli apprendisti operanti nel turismo sono stati 62.316, nel ricettivo 7.785 unità, nei pubblici esercizi 51.079, nell’intermediazione 3.395, e nel termale 57.
GLI EXTRACOMUNITARI: nel turismo sono stati occupati, nella media dell’anno, 77.654 lavoratori extracomunitari (8,4% dell’occupazione dipendente complessiva), di cui 19.660 nel ricettivo, 57.378 nei pubblici esercizi, 510 nell’intermediazione e 106 nel termale.
I DIPENDENTI CON CONTRATTO DI INSERIMENTO: i lavoratori assunti con contratto di inserimento sono risultati 2.432, di cui 728 unità hanno lavorato nel comparto ricettivo, 1.497 nei pubblici esercizi,184 nell’intermediazione e 23 nel termale.
IL LAVORO A TEMPO PARZIALE – Sono stati 359.322 i lavoratori part time alle dipendenze delle imprese del turismo nel corso del 2008, di cui 331.239 registrati come operai e 28.083 come impiegati.
Nel ricettivo i lavoratori a tempo parziale sono stati in tutto 43.163, di cui 36.643 inquadrati come operai e 6.520 impiegati.
Nei pubblici esercizi gli occupati part-time sono stati 307.686, di cui 293.106 operai e 14.580 impiegati.
Nell’intermediazione sono risultati in media 7.173 lavoratori a tempo parziale, di cui 691 operai e 6.482 impiegati.
Nel termale, infine, i part-time sono stati in media d’anno 1.300, di cui 799 operai e 501 impiegati.
LA STAGIONALITÀ – Il livello massimo di occupazione è stato registrato nei mesi estivi ed in particolare a luglio, con 1.090.126 lavoratori occupati e ad agosto con 1.074.090. Il numero più basso di occupati, invece, si è concentrato nei mesi invernali con 803.807 lavoratori a febbraio e 806.830 a gennaio.
Anche per quanto riguarda le aziende è stato nei mesi estivi che sono stati registrati i numeri più alti con 174.026 realtà attive a luglio, seguito da agosto che ne ha contate 174.003. Nel mese di gennaio è stato registrato il dato più basso, con 144.006 aziende.
Per la dimensione media, infine, è ancora a giugno e luglio che sono state toccate le punte massime con 6,3 dipendenti per impresa, a seguire agosto che ha tenuto con 6,2 dipendenti. La punta minima è stata registrata a novembre: 5,5 dipendenti.
LE REGIONI CON PIÙ OCCUPATI – Tra le prime cinque regioni italiane che hanno occupato più lavoratori dipendenti è stata la Lombardia a far registrare il dato più alto con 167.589 dipendenti nel settore turismo su un totale di 925.882 occupati.
La seconda regione è risultata l’Emilia Romagna che conta 97.350 dipendenti. A seguire la regione Veneto, terza con 93.428 lavoratori. A chiudere la classifica il Lazio regione che occupa 90.134 risorse e la Toscana che ne registra 72.388.
LE PROVINCE CON PIÙ OCCUPATI – La provincia con più occupati nei servizi ricettivi è risultata Milano con 95.820 lavoratori su un totale di 925.882 dipendenti nel turismo in Italia. Al secondo posto si è classificata Roma con 74.606 dipendenti. Terza la provincia di Napoli con 31.673 lavoratori nel turismo.
Quarta la provincia di Venezia che ha assommato 27.948 dipendenti e ultima la provincia di Bologna con 24.091 dipendenti.
Anno |
Lavoratori dipendenti nel settore turismo |
||||
Ricettivo |
pubblici esercizi |
intermediazione |
termale |
totale |
|
2006 |
221.612 |
508.324 |
32.977 |
9.095 |
772.008 |
2007 |
236.075 |
596.220 |
34.725 |
9.209 |
876.229 |
2008 |
241.299 |
639.293 |
36.441 |
8.849 |
925.882 |
Fonte: elaborazione Federalberghi-Fipe-EBNT su dati INPS