“Iniqua e illegittima la interpretazione della Reso IATA 890: no alle restrizione all’uso delle carte di credito delle Agenzie per l’acquisto della biglietteria”.

 

Fiavet Confcommercio ha scritto oggi a Air France e KLM  coinvolgendo nella missiva per conoscenza Adiconsum Nazionale ed il Centro Europeo Consumatori. Al centro della questione l’utilizzo della carta di credito aziendale delle agenzie di viaggio per l’acquisto di biglietteria aerea.

Dall’introduzione della risoluzione 890 che disciplina il pagamento della biglietteria con carte di credito, risoluzione cui tutto il mondo delle agenzie si oppose, anche a livello europeo con ECTAA, sono state introdotte limitazioni all’uso delle carte di credito aziendali delle agenzie di viaggio, prevedendo la possibilità di uso solo per quelle che fossero state preventivamente autorizzate dai vettori.

Recenti comunicazioni dei vettori Air France e KLM in merito all’applicazione della Reso 890, per Fiavet-Confcommercio impediscono il diritto dell’agente di viaggio al libero esercizio della propria attività di intermediario professionista, ostacolando lo svolgimento della propria impresa economica tutelata dalla Costituzione e pregiudicando anche il rapporto con i consumatori, che sono i mandanti delle agenzie di viaggio per l’acquisto della biglietteria.

“Totalmente iniqua ed illegittima – scrive Fiavet Confcommercio – appare di conseguenza la vostra dichiarata intenzione di applicare una sanzione del 5% tramite un ADM, utilizzando tale strumento in forma impropria e contraria ai principi della Reso 850m”.

Prosegue Fiavet-Confcommercio: “Consci della forzatura operata, in questi anni di vigenza della Reso 890 tutti i vettori hanno tenuto un atteggiamento di fair play, comprendendo che se l’applicazione fosse stata rigida, ci sarebbe stato uno squilibrio nella filiera  e una crisi con la rete di vendita, che avrebbe generato l’avvio di contenziosi a danno dei volumi venduti e con un contraccolpo nei confronti dei consumatori, che certamente non comprendono e mal digeriscono vincoli e difficoltà ad acquistare la biglietteria presso i loro agenti di viaggio di fiducia”. 

L’agente di viaggio intermedia, infatti, l’acquisto della biglietteria aerea per i clienti, agisce quindi come mandatario del passeggero, in nome e per conto del consumatore, andrebbe quindi trattato con le stesse regole e non dovrebbe essere discriminato rispetto al pagamento. Ciò ovviamente vale per tutti i casi, sia nell’ipotesi in cui l’intermediario sia direttamente l’agente di viaggio  IATA, sia nel caso che l’acquisto avvenga tramite un agente di viaggio “consolidatore” che agisce come mandatario con rappresentanza di propri clienti, pagando con la propria carta corporate. Un problema che diviene ancora più rilevante nel caso in cui il biglietto aereo sia incluso in un pacchetto di viaggio.

E ciò vale altresì quando l’acquisto da parte della agenzia di viaggi  avviene per biglietteria che la stessa agenzia deve includere in pacchetti di viaggio che venderà in futuro, divenendo essa stessa il “cliente” business che ha diritto di pagare con la propria carta di credito corporate.

Fiavet Confcommercio chiede quindi ai vettori una rivalutazione delle decisioni prese e una celere modifica della Reso 890 che recepisca le osservazioni delle agenzie di viaggio ripristinando la disponibilità ad accettare i pagamenti con le carte aziendali, non solo da parte delle Agenzie IATA.

Fiavet- Confcommercio nella lettera specifica che porterà il tema all’attenzione degli interlocutori istituzionali e segnalerà la questione all’Autorità Garante per la concorrenza ed il Mercato nazionale ed europea, nonché a Banca d’Italia per il rispetto della normativa sui pagamenti con carte di credito e all’Agenzia delle Entrate, riservando all’esito di ogni azione “avanti la Magistratura competente, ove dovesse rendersi necessaria”.