Di Stefano Modena
Per chi ama esplorare i luoghi che non compaiono nelle guide turistiche per scoprire l’anima autentica di una città e lasciarsi sorprendere da quartieri inaspettati, Madrid ha due nomi da mettere in agenda: Carabanchel e Usera. Situati a sud del centro città, questi due distretti sono diventati in pochi anni fucine di cultura, sperimentazione e multiculturalismo, simboli di una Madrid in evoluzione che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.
Carabanchel e Usera rappresentano l’altra faccia di Madrid: una città viva, inclusiva, creativa, in continuo cambiamento. Lontani dalla Madrid da cartolina, questi quartieri raccontano storie di trasformazione e incontro, dove ogni angolo parla la lingua dell’arte, della memoria e del futuro. Facili da raggiungere, impossibili da dimenticare: il consiglio è semplice, mettersi comodi e lasciari ispirare.
CARABANCHEL: LA SOHO MADRILENA
Un tempo rifugio estivo dell’aristocrazia, poi cuore operaio della città, Carabanchel è oggi considerato il quartiere più creativo e dinamico di Madrid. Con i suoi oltre 170 spazi culturali – tra studi d’artista, gallerie, teatri, librerie e laboratori artigianali – questo distretto è diventato il nuovo punto di riferimento per artisti, designer e performer.
Passeggiando per le sue strade, ci si imbatte in luoghi iconici come la Veta Galería, la più grande galleria d’arte contemporanea della città, e in spazi multifunzionali come Nave Oporto e Hyper House, quest’ultima votata alla sperimentazione digitale. A maggio, il quartiere si accende con Art/Banchel, una settimana intera di mostre, performance e workshop che celebra il fermento artistico locale.
Carabanchel però non è solo arte. È anche architettura sorprendente: dalla residenza storica Finca de Vista Alegre al tempio mudéjar Eremo di Santa María la Antigua, passando per le villette art déco della Colonia de la Prensa e gli edifici d’avanguardia come Carabanchel 17 e la Casa de Bambú.
Per chi ama esplorare anche a tavola, Carabanchel offre una scena gastronomica vivace: dalle tapas rivisitate della Casa de los Minutejos ai sapori tradizionali di Casa Enriqueta, dai piatti vegani di Vegania Veggie Bar alle patatas bravas cult della Cervecería Gonmar.
E per il tempo libero? I grandi spazi verdi del Parque de San Isidro, la musica live di Gruta 77 e La Sala Live!!, o i teatri alternativi come Tarambana e TeatroLAB, completano l’offerta di un quartiere che è molto più di una gita fuori porta: è un viaggio nell’identità vibrante della nuova Madrid.
USERA: MULTICULTURALISMO E ARTE URBANA
Poco più in là, Usera si presenta come il volto multiculturale della capitale. Spesso chiamata la Chinatown di Madrid, è il quartiere con la più alta concentrazione di comunità cinese in Spagna, e si è trasformata in un vero e proprio laboratorio urbano dove cultura, sostenibilità e arte dialogano ogni giorno.
Il Capodanno Cinese è l’evento clou, una festa coloratissima che coinvolge l’intera città, con sfilate, danze del leone, spettacoli e installazioni. Ma Usera sorprende tutto l’anno, grazie a progetti culturali innovativi come la Factory of Dreams di Okuda San Miguel, un centro d’arte contemporanea che promuove la creatività come motore di inclusione sociale.
Anche qui, gli spazi rigenerati non mancano: da Espacio Oculto Madrid, centro multidisciplinare e coworking per artisti, fino a El Arco Azul-Studio, un’ex area industriale reinventata come studio di produzione e luogo d’incontro. Un evento da non perdere è la giornata Artistas de Usera, in cui gli atelier si aprono al pubblico, offrendo un’esperienza immersiva nel mondo della creazione artistica.
Il verde non manca nemmeno qui: il Parque de Pradolongo, con il suo lago e giardino botanico, e il vicino Parque Lineal del Manzanares offrono ampi spazi per rilassarsi, fare sport o partecipare ad attività culturali. Da non perdere la scultura monumentale della Dama del Manzanares, una gigantesca testa di donna che veglia sulla città dalla cima di una collina artificiale.