Di Franca D.Scotti
Comfort, accoglienza su misura, raffinato stile di vita francese, ricche esperienze culturali nel Sofitel Roma Villa Borghese
Di grande appeal, nel segno della francesità, il bellissimo Sofitel Roma Villa Borghese, che ha avuto di recente una lunga importante opera di ristrutturazione, è aperto a Roma, in zona via Veneto, nel famoso quartiere Ludovisi Boncompagni.
Siamo a pochi passai da Villa Borghese e da Via Veneto, simbolo oggi più che mai della nascita di una nuova Dolce Vita Romana.
Ospitato in un palazzo nobiliare del XIX secolo, già sede di un hotel storico, reinterpretato nel 2019 dall’architetto e interior designer Jean-Philippe Nuel, appartiene alla linea di hotel di alta gamma del Gruppo Accor, unico a Roma.
Lo dirige da pochi mesi Sebastien Antoine, che, con i suoi trentaquattro anni, è il più giovane General Manager nella storia del Sofitel.
Orgoglioso dell’incarico ci dice “Fin da bambino sognavo di dirigere un grande hotel di lusso e ho sempre avuto la volontà di trasformare questa passione in una professione. Poterlo fare in Italia è quello che definirei la quadratura di un cerchio.”
Tra i racconti della nonna italiana, l’infanzia e la giovinezza in Canada, le esperienze internazionali in giro per il mondo, la formazione attraverso importanti figure di spicco dell’hôtellerie, Sebastien Antoine ha una cultura e uno stile di conduzione personalissimi.
La sua gestione si connota per la volontà di esaltare e reinterpretare il French zest, il tocco francese che caratterizza il DNA del brand Sofitel, con un’attenzione particolare al design, a un’accoglienza sofisticata, a una proposta gastronomica autentica ed espressione di tradizione.
Quale la cifra che connota il Sofitel Roma? Charme ed eleganza francesi incontrano solarità e verve mediterranee, dando luogo a un moderno concetto di lusso semplice e raffinato.
Di grande rilevanza, per Sebastien, il tema della sostenibilità, che rappresenta un pilastro imprescindibile per l’ospitalità di domani. “Oggi più che mai, i viaggiatori sono consapevoli dell’importanza della sostenibilità e dell’etica. Il nostro impegno in questo senso è costante e si traduce in azioni concrete e investimenti mirati per rendere il nostro hotel sempre più rispettoso dell’ambiente e della cultura locale”
Un’attenzione premiata già dal riconoscimento internazionale Green Keys per la sostenibilità dell’ospitalità turistica, che viene assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) secondo quelli che sono i rigorosi criteri dello standard presente in 60 paesi del mondo.
Un altro valore che connota la direzione di Sebastien è il legame tra l’hotel e la città.
Il Sofitel Roma Villa Borghese apre non solo a viaggiatori e turisti, ma anche ai Romani, il suo splendido Settimo Roman Cuisine & Terrace, il ristorante posto sul rooftop dell’hotel con vista sulla città, per colazioni mattutine, aperitivi esclusivi, cene romantiche, pranzi di lavoro.
E può diventare anche una destinazione perfetta, un rifugio di lusso per chi desidera una fuga romantica senza lasciare la città.
Da hotel all’avanguardia, il Sofitel Roma, accanto all’attività di hotellerie e ristorazione, colloca iniziative artistiche e culturali rivolte agli ospiti e alla città.
La collaborazione con le Scuderie del Quirinale ha portato a promuovere alcune mostre come ad esempio quella del Guercino, la partecipazione attiva al Rendez Vous du Cinema, una rassegna cinematografica di film francesi ospitata dall’ Ambasciata di Francia in qualità di partner ufficiale, offre agli ospiti del Sofitel accessi preferenziali a premières, feste ed happening.
Davvero preziosa poi la partnership con Villa Medici, l’Accademia di Francia a Roma, che si apre a breve distanza dall’hotel, in posizione spettacolare sopra la scalinata di Trinità dei Monti.
Gli ospiti dell’hotel hanno l’opportunità di godere visite guidate riservate in questa famosa Villa, uno dei migliori esempi di villa rinascimentale, un tempo residenza del cardinale Ferdinando I de’ Medici, che affidò allo scultore e architetto Bartolomeo Ammannati, amico di Michelangelo, il compito di ampliare e abbellire gli edifici e i giardini esistenti, al fine di esporre la sua prestigiosa collezione di marmi antichi.
Dal 1803 sede dell’Accademia di Francia a Roma, oggi Villa Medici è una residenza per artisti, un centro d’arte con una ricca programmazione, e un sito patrimoniale aperto ai visitatori.
La visita guidata di Villa Medici ripercorre la storia del sito, dalle origini antiche alle trasformazioni del Rinascimento e dell’età contemporanea.
Ecco dunque i suoi luoghi emblematici, la magnifica facciata interna che si apre sui giardini, la scala a chiocciola che conduce ai giardini, la magnifica loggia, le camere storiche, che alternano affreschi antichi, mobili d’epoca e arredi di design, e anche angoli più nascosti, come lo studiolo di Ferdinando de’ Medici, conosciuto anche come la “Stanza degli Uccelli”.
Nel tour, un must imperdibile è la veduta mozzafiato sul centro storico di Roma, che si coglie dai giardini della Villa, situata sulla collina del Pincio.
Per ospiti speciali, la “Promenade Médicis” è una visita guidata privata dei luoghi storici di Villa Medici, seguita da un cocktail servito nei saloni o nei giardini.