Torna per il sedicesimo anno consecutivo FontanonEstate, la storica rassegna culturale della Capitale locata in uno dei centri più suggestivi di Roma: i giardini della fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo. Concepita dall’Associazione Culturale Teatro Studio e guidata quest’anno dai direttori artistici Enzo Aronica, Riccardo Barbera e Roberto Della Casa.
La manifestazione si ripropone confermando il gradimento ottenuto nel corso degli anni da pubblico e critica per l’eterogeneità delle proposte e la generosità dei contenuti, animando ed arricchendo le lunghe estati romane, accompagnate da temperature climatiche instabili e spettatori diversificati.
Dal 21 giugno all’11 settembre, quasi ogni sera, una kermesse di spettacoli teatrali conditi da musica, danza e cinema, vedrà esibirsi quasi una cinquantina di compagnie, molte delle quali giovanissime. Fra le novità di quest’anno vi è infatti un ampio spazio dedicato alle nuove leve e alla creatività di artisti in grado di comunicare nuove emozioni e stili attraverso l’originalità di testi e performance. Dal Festival dantesco, finale del concorso dedicato ai giovani interpreti della Commedia, si passa a drammaturgie inedite messe in scene da nuovi talenti, oltreché virtuosi della musica classica e comici tuttofare.
Un grande spazio sarà dedicato al centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, non solo attraverso la messa in scena di specifici testi – tra questi si segnalano il musical Storia nostra all’antica Osteria tratto da Cesare Pascarella (compagnia Attori e Tecnici), uno spettacolo dedicato alle figure femminili combattenti più significative (Le donne di Garibaldi di Fatima Scialdone) e un’ironica trasposizione della campagna militare italiana nell’ex Unione Sovietica (Li Romani in Russia di Elia Marcelli con Pistoia-Triestino-Minaccioni) – ma anche attraverso dei racconti in 5 minuti di micro curiosità sulla nostra storia. Le Spigolature Garibaldine, narrate ogni sera prima di ogni performance, prenderanno infatti spunto dai personaggi che, nella zona del Gianicolo, diedero vita a una delle pagine più esaltanti del Risorgimento italiano: la Repubblica Romana del 1849.
Tra le prime teatrali più interessanti lo sguardo è rivolto al Caso Salgari con Massimo Popolizio, a celebrazione dei cent’anni dalla morte del grande romanziere e al De rerum natura di Lucrezio interpretato da Roberto Herlitzka, insieme alla mitologia di Odissea/Penelope con Iaia Forte e all’Io, Edipo con Giuseppe Pambieri. Spazio anche all’esilarante umorismo di Jurgens con la trasposizione teatrale di Eleuterio e sempre tua sugli sketches radiofonici della coppia Morelli/Stoppa, alle conversazioni-parodia di Ionesco ne La cantatrice calva di Giancarlo Fares e all’intensità drammatica di Ruggero Cappuccio nel suo omaggio al giudice Borsellino che condivide lo spazio dedicato al teatro civile con Il viaggio di Nicola Calipari di Fabrizio Coniglio.
La rilettura di autori contemporanei internazionali è invece alla base del Pessoa Smoke di Roberta Lena, di Sempre Insieme della scrittrice rumena Anca Visdei (produzione del Teatro Stabile di Genova) e della Teresa di Toni Fornari ispirata a Jorge Amado.
Presente anche la musica – da rivisitazioni beatleasiane allo struggente ricordo di Gabriella Ferri in Er core de Roma e al pastiche anglo-napoletano di Vittorio Viviani Song o not songs – la danza – con la Gaia del Balletto di Spoleto con Caterina Genta su coreografie, tra gli altri, di Luciano Cannito, Renato Greco e Dino Verga – ed il cinema, con la sesta edizione del Cyborg Film Festival.
Infine un doveroso omaggio a Daniele Formica, artista a tutto tondo recentemente scomparso nonché amico, protagonista e sostenitore da anni della rassegna, ricordato attraverso una maratona-performance di molteplici artisti del mondo dello spettacolo.
La rassegna si chiuderà l’11 settembre con un doveroso ricordo alla tragedia delle Torri Gemelle in occasione del decimo anniversario dalla strage
Tra tradizione e innovazione Fontanonestate si ripropone così al suo amato pubblico, sfoderando un repertorio diversificato ma sempre e comunque all’insegna della qualità.