Termini tecnici del linguaggio turistico.
CABARET
Vocabolo derivante dall’olandese cabret, che in realtà è una contrazione della parola cambrette (=piccola camera) originaria dalla regione della Piccardia. Si trattava di un locale popolare destinazionato alla consumazione di bevande alcoliche. Per estensione, sta ad indicare gastronomia (Cabaret di lusso); o ancora: locale notturno con spettacoli di varietà, attualmente più noto in tutto il mondo con la denominazione di night-club. Nel linguaggio familiare la parola cabaret assume il significato di vassoio.
CARRIER
Secondo l’accezione letterale, il vocabolo inglese sta a significare portatore, corriere, spedizioniere, ma per il comparto aereo-turistico il significato più comune è vettore e quindi vettore-aereo e in senso più ampio Compagnia aerea per il trasporto dei passeggeri. Sinonimo di carrier è invece la parola Cargo, di evidente derivazione spagnola; vocabolo questo usatissimo per indicare un vettore aereo adibito esclusivamente per il trasporto delle merci. Esistono inoltre degli aeromobili per il trasporto delle merci. Esistono inoltre degli aeromobili per il trasporto promiscuo di merci e passeggeri, meglio conosciuti con la denominazione Combi.
CASH
Questo termine bancario è diventato di uso comune nel comparto turistico in genere, ma soprattutto aereo. Anzi, l’espressione: pagamento in contanti avviene sempre più raramente, specie dopo la massiccia diffusione delle carte di credito. Il vocabolo cash si scrive sul biglietto aereo nella casella che reca la dicitura: forma di pagamento. In tal caso l’eventuale rimborso (= refund), qualora il passeggero avesse deciso di rinunciare al viaggio aereo, non presenta alcuna formalità o difficoltà e viene concesso a presentazione del biglietto, presso l’ufficio dove è stato acquistato ed emesso.
CASH BASIS
La traduzione letterale sarebbe: base di cassa e quindi base contanti. E’ la situazione in cui si viene a trovare un Agente IATA che non abbia osservato alcuni regolamenti per cui una Compagnia IATA ritira la fiducia creditizia con l’imposizione dell’immediato pagamento di quanto dovuto, a seguito dell’emissione dei Documenti di Traffico da parte della Compagnia stessa. Tale prassi comunque, non interrompe il diritto al pagamento di provvigione sempre che non sia disposto diversamente.
CASH FLOW
Il senso letterale è flusso di cassa, cioè flusso di danaro. Si tratta in sostanza della disponibilità di danaro liquido proveniente dall’attività gestionale di una azienda. Il valore è naturalalmente variabile poiché è dato dal precedente cash-flow da cui vengono detratti gli esborsi e aggiunti gli incassi. Il termine è esclusivamente commerciale, ma conosciuto anche nel campo turistico in quanto componente del comparto commerciale.
CATERING
Il vocabolo deriva dal verbo inglese to cater (= provveder cibo). Si tratta di organizzazioni (Società o Compagnie) specializzate per la fornitura dei generi alimentari nonché per la confezione del cibo e quindi della ristorazione destinata ai vettori aerei, marittimi e ferroviari. Il vocabolo è ovviamente più frequente nel comparto aereo, dato l’uso comune del linguaggio inglese, che è obbligatorio in tutto il mondo in questo specifico settore.
C.V.V.
Le tre lettere sono le iniziali di CONVENZIONE di CONTRATTO di viaggio. Si tratta di una convenzione internazionale emanata a Bruxelles il 23 Aprile 1970 e ratificata dall’Italia con legge n. 1084 del 27/12/1977. Il campo d’applicazione concerne: il Contratto e l’Organizzazione del Viaggio; L’Organizzatore e l’Intermediario di Viaggi; il Viaggiatore. In base a tale convenzione sono obbligati a stipulare una particolare assicurazione non solo i GROSSISTI (organizzatori di viaggi) ma anche i Dettaglianti (venditori dei viaggi).
CHARGES (FARES – RATES)
Secondo la comune accezione i trae vocaboli inglesi (molto usati nel settore turistico aereo-agenziale) significano rispettivamente: charges = prezzo richiesto; fares = prezzo di una corsa in treno, in tram, in autobus; rates = quota, tariffa, aliquota. Secondo il significatotecnico aereo-agenziale invece, i tre vocaboli stanno a significare: charges = diritti e supplementi; fares = tariffe passeggeri ; rates = i noli. Nella corrispondenza epistolare i tre termini vengono usati promiscuamente con identico significato di prezzo o costo.
CHARTER
L’autentico significato del vocabolo è carta, documento costitutivo di un contratto o statuto. L’accezione di noleggio, assai nota nel comparto agenziale o turistico, fu dapprima usata nel settore navale e poi, per estensione, a tutti i mezzi di trasporto, con particolare riferimento a quello aereo. Il verbo ciarterizzare, quantunque usatissimo nel linguaggio quotidiano turistico agenziale col significato appunto di noleggiare, è un neologismo recente e non ancora incluso nei buoni dizionari della lingua italiana. Dal punto di vista tecnico, dobbiamo precisare che non esiste alcuna differenza tra un aereo adibito a volo di linea e un aereo adibito a volo charter, tanto che lo stesso può essere usato in modo ambivalente.
Comunque possono accedere ad un volo charter solamente i viaggiatori formanti gruppi chiusi e partecipanti ad un identico programma; mentre un aereo di linea può essere usato da chi viaggia per motivi d’affari, di studio, turistici, ecc… contemporaneamente e promiscuamente.
CHECK-IN
L’uso più frequente della locuazione viene fatto presso il settore aereo presso col significato di controllo, verifica, ma anche registrazione (della merce in arrivo). Nel comparto alberghiero, invece, si usa anche la locuzione check-out (di chiaro sapore americano) col significato di: lasciare l’albergo dopo aver pagato il conto.
Notevole è dunque la differenza con il significato letterale della parola CHECK che in italiano di traduce per: scacco, freno (come sostantivo) e frenare o dare sacco (come verbo). Spesse nelle Agenzie di Viaggio si usa un linguaggio italio-inglese e l’espressiojne fare il check-in è assai comune, pur trattandosi di un barbarismo colloquiale.
CHEF
Vocabolo francese derivante dal latino caput (= capo). Parola molto nota nel settore della ristorazione ( e quindi anche in quello alberghiero) il cui esatto significato è Capocuoco. Esiste anche la locuzione Chef-deRang che nel gergo turistico-alberghiero non è altri che un collaboratore del direttore della sala-ristorante e quindi un cameriere di rango, preposto al servizio da tre a cinque tavoli ( secondo la categoria dell’esercizio). Si occupa esclusivamente del suo gruppo; fa passare le richieste e riceve i piatti da parte del cameriere (commis) che sta a sua disposizione.
CHILD e INFANT
Questi duevocaboli quando si ritrovano scritti in un biglietto aereo stanno ad indicare una tariffa ridotta. Il regolamento IATA stabilisce che si deve considerare infant il passeggero che ancora non ha compiuto i due anni, mentre si definisce child il passeggero dai due anni compiuti fino al dodicesimo anno non compiuto. Va ancora precisato che deve essere scritta anche la data di nascita sia per l’infant che per il bambino.
CHILOMETRICO
Così viene definito il biglietto ferroviario ( sia di prim che di seconda classe) aventi le seguenti caratteristiche:
1) percorrenza di tremila chilometri;
2) validità di due mesi;
3) può essere intestato ad uno o piu’ passeggeri fino ad un massimo di cinque nominativi;
4) i passeggeri possono appartenere ad un gruppo qualsiasi, aziendale, familiare, sportivo od anche di solo comodo.
5) la percorrenza può essere utilizzata in viaggi singoli fino ad un massimo di venti.
CITY PACKAGES
Questa espressione idiomatica si trova spesso in molti tariffari turistici, sia italiani che esteri; la traduzione letterale è: pacchetti di città. Si tratta di soggiorni turistici di varia durata, in una determinata città, comprendente un programma prestabilito con visite, escursioni od anche tempo libero da dedicare allo shopping o a visite a Musei e Gallerie d’arte. il City package oltre ai suddetti servizi turistici comprende anche la sistemazione alberghiera.
CITY SIGHTSEEING
Chi si occupa di turismo, soprattutto nell’ambito delle Agenzie di Viaggi, sa che questa locuzione della lingua Inglese vuol dire VISITA DELLA CITTA’. In molti programmi tuttavia troviamo soltanto SIGHTSEEING, con lo stesso significato, anche se la traduzione letterale secondo il glottologo Hazon, vuol dire VISITA TURISTICA. Detta visita, si effettua generalmente su pullmans da gran turismo e con la Guida Turistica che spiega o illustra i monumenti, i palazzi, le piazze ed i musei. Quando la città è molto grande e turistica si effettua in settori o piccoli Tours ed ognuno di questi minitours ha una durata di circa 3 ore.
Nell’ambito della Genzie di Viaggi è forse più noto il vocabolo drive ( = gita, passeggiata). Consuete sono le espressioni organizzare un drive, iniziare o terminare un drive.
COCKTAIL (party)
Questo vocabolo si può considerare assorbito dalle principali lingue del mondo. Sebbene di chiara origine inglese, è stato tuttavia americanizzato nel suo significatocorrente: acquavite miscelata con vari ingredienti unitamente a cubetti di ghiaccio. A tutti è noto che, con l’espressione cocktail-party si suol intendere un ricevimento in cui si servono cocktails.
Il cocktail è così frequente nelle manifestazioni turistiche CHE NE COSTITUISCONO SEMPRE LA CHIUSURA O CONCLUSIONE COME L’incendio era la classica conclusione di ogni battaglia dell’epoca medioevale (cfr. opere storiche di Teodoro Mommsen).