In attesa dell’attuazione della Riforma Fornero,a sette mesi dall’approvazione, la legge che ha rinnovato il mercato del lavoro sta partendo, ma tutto è in atto di regolare applicazione nella realtà economica e sociale, mentre ancora, latitano alcuni punti della riforma sono temporaneamente in pausa anche per via delle elezioni anticipate.
I punti che sono attivati: in tema di mercato del lavoro l’accordo pervenuto in Conferenza Stato Regioni sulle modalità di tirocinio, con l’ufficialità del compenso minimo a 300 euro lordi e il massimo di durata.
Inoltre, novità sulla gestione dei carichi orari famiglia-lavoro, con il giorno di congedo obbligatorio per i padri, più altre due giornate in alternativa al periodo di allontanamento concesso alla madre. Per queste ultime, sì ai voucher per la baby sitter o per il nido pari a 300 euro al mese per sei mensilità.
I punti ancora in stand by: la delega sulle politiche attive dell’occupazione e le linee guida dei centri per l’impiego.
Un altra delega conferita al governo e ferma è quella della partecipazione dei lavoratori agli utili generati dall’impresa per cui prestano la propria opera. Fermp anche per l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione e mobilità, il tempo è proprio scaduto: entro lo scorso 18 gennaio, infatti, avrebbe dovuto essere preparato il decreto interministeriale per consentire a chi detiene il diritto all’indennizzo, di riscuotere le mensilità inevase per i prossimi 3 anni, onde dare il via a un’attività in proprio o sotto forma di cooperativa.